Egregio Direttore,
la mia è una riflessione che non vuol essere irriguardosa verso un grande personaggio dello sport, come Giampiero Boniperti, venuto a mancare nei giorni scorsi. Avrei pure compreso un minuto di raccoglimento nel campionato Nazionale, ma la squadra italiana con il lutto al braccio in un campionato Europeo mi è sembrata, con molta franchezza, una esagerazione. Un inchino ai potenti ci sarà sempre e fa parte della vita. Non so quante volte la Nazionale abbia giocato con il lutto al braccio in un torneo internazionale. Sicuramente non è accaduto per altri presidenti di squadre di calcio, anche scudettati e prestigiosi. Una volta si parlava di sudditanza psicologica, parlando di arbitri. Il lutto al braccio che tipo di sudditanza è? Che Dio abbia in gloria il grande Boniperti!
Giuseppe Gallo
Napoli
Caro Giuseppe,
non facciamoci prendere dal tifo anche nel raccontare i fatti. Parlo al plurale, non maiestatis, perché mi ci metto anche io tra i tifosi.