Gentile Direttore,
apprendo della nuova chiusura della storica piscina della Scandone di Napoli, a causa di un crollo interno del soffitto. Non è l’unico caso di degrado di impianto sportivo di richiamo a Napoli. Basta guardarsi intorno. Io credo che si debba fare un piano straordinario, anche con accesso al mutuo Coni, per rimettere in sesto le più belle strutture napoletane. Sarebbe il modo, per il Comune e le società che le gestiscono, di aver ritorni economici per mantenere in piena efficienza gli stessi impianti, altrimenti destinati al degrado. Potrà farsene carico la nuova amministrazione? Lo spero fortemente, non è un caso che tanta potenzialità sportiva, come hanno dimostrato le ultime Olimpiadi giapponesi, siano proprio il prodotto dell’ambiente partenopeo.
Maria Gioia Giannelli
Caserta
Cara Maria Gioia,
prima di altri piani straordinari e di fare altri debiti, come non ne avessimo già abbastanza, cerchiamo di tornare alla normalità e alla buona amministrazione.
Federico Monga