Napoli e gli impianti sportivi, ​serve (buona) manutenzione

Napoli e gli impianti sportivi, serve (buona) manutenzione
Sabato 9 Ottobre 2021, 07:57
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Gentile Direttore,
apprendo della nuova chiusura della storica piscina della Scandone di Napoli, a causa di un crollo interno del soffitto. Non è l’unico caso di degrado di impianto sportivo di richiamo a Napoli. Basta guardarsi intorno. Io credo che si debba fare un piano straordinario, anche con accesso al mutuo Coni, per rimettere in sesto le più belle strutture napoletane. Sarebbe il modo, per il Comune e le società che le gestiscono, di aver ritorni economici per mantenere in piena efficienza gli stessi impianti, altrimenti destinati al degrado. Potrà farsene carico la nuova amministrazione? Lo spero fortemente, non è un caso che tanta potenzialità sportiva, come hanno dimostrato le ultime Olimpiadi giapponesi, siano proprio il prodotto dell’ambiente partenopeo.

Maria Gioia Giannelli
Caserta

Cara Maria Gioia,
prima di altri piani straordinari e di fare altri debiti, come non ne avessimo già abbastanza, cerchiamo di tornare alla normalità e alla buona amministrazione.

Mi auguro, ma le premesse ci sono tutte, che il nuovo corso in Comune con il sindaco Gaetano Manfredi si occupi più di manutenzione dell’esistente che di nuovi e costosi piani. La piscina Scandone è stata ristrutturata a fondo solo due anni fa in occasione delle Universiadi del 2019, insieme ad una lunga serie di altri impianti sportivi a Napoli e in provincia. Mi chiedo come sia possibile che, appena passati due anni da quei lavori straordinari, la piscina sia già inagibile. In questo biennio sicuramente la manutenzione ordinaria è stata abbandonata, però quei lavori in occasione dei giochi universitari lasciano molto a desiderare. E anche da altri impianti, purtroppo, arrivano segnalazioni di degrado. Lo sport napoletano, come stanno a dimostrare i successi di Tokyo di Irma Testa cresciuta in una magica ma sgarrupata palestra di Torre Annunziata, non se lo merita.

Federico Monga

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