«No ai vaccini obbligatori: io, mamma di Sveva, voglio avere libertà di scelta»

«No ai vaccini obbligatori: io, mamma di Sveva, voglio avere libertà di scelta»
di Valentina Tonello
Martedì 11 Luglio 2017, 09:12 - Ultimo agg. 20:58
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La cosa più bella del mondo? Avere una famiglia da accudire con figli da amare. Prima si cresce, poi se si è fortunati ci si innamora, la coppia si allarga e arrivano i bambini.

Io sono mamma di Sveva che a gennaio compirà 5 anni e diventerò mamma bis a fine agosto.

Sveva non è stata finora vaccinata,se non per il tetano. La scelta è stata difficile ma ben ponderata, valutata e condivisa con un medico che la segue dalla nascita.

Nella nostra famiglia, circa 35 anni fa c'era stato infatti un caso di danno da vaccino. Ma chiaramente all'epoca i dottori non avevano dichiarato per iscritto la cosa e i miei suoceri, dovendo lottare per la vita della figlia, non avevano intrapreso battaglie legali.  

Così il ragionevole dubbio ha iniziato a scavare nella mia testa. Domande da ignorante che spesso tra medici ordinari non trovavano risposte. Così ho cercato, letto, mi sono documentata e ho scoperto un mondo a me prima sconosciuto. Storie di piccole vite sconvolte da un'iniezione obbligatoria, famiglie distrutte a cui lo stato ha chiuso la porta in faccia ai genitori dicendo che avevano firmato il consenso informato, assumendosi pertanto i rischi del vaccino. 

Esistono associazioni che cercano di portare alla luce queste realtà sommerse, Il sentiero di Nicola, ad esempio.
Tutti conosciamo la triste immagine di Bebè Vio colpita da meningite, ma quanti hanno mai visto il dolce Nicola tetraplegico, tenuto in braccio dal suo papà e dalla sua mamma? Questo campione senza medaglie è sconosciuto ai media. Lui ha subito danni da vaccino ma è ignoto ai più e come lui quanti altri? 

Accanto alla certezza che i vaccini abbiano salvato vite, dobbiamo purtroppo fare i conti con altre considerazioni .I bambini non sono tutti uguali e quello che va bene per uno non necessariamente si adatterà a tutti. Altrimenti perché esisterebbe in Italia la legge L. 210/92 per Danni da vaccino? Ci sono ambulatori nei nostri ospedali con targhette che recitano «Danni da vaccino».

E allora mi domando perché dovrei far iniettare 12 o 10 vaccini, cambia poco, sempre esageratamente tanti sarebbero, alle mie figlie? 

Prima non dovrebbe essere valutato accuratamente il loro stato di salute e l'effettiva necessità?

Magari potrei aspettare che il loro sistema immunitario si sviluppasse e successivamente farli.

Io, dopo il Decreto Lorenzin, non dormo la notte, chiedo solo come genitore di poter scegliere ciò che va bene per le mie figlie,chiedo che si possa parlare nei tg e nei giornali di tutto ciò, a 360 gradi però. 

In questo momento non esite in Italia nessuna emergenza sanitaria, quindi non dobbiamo correre ai ripari.

Questi dodici vaccini finora non sono stati testati in breve tempo su bambini sotto i due anni d'eta quindi non sappiamo come potrebbe rispondere i nostri figli. Loro non sono cavie!!!

Quindi chiedo libertà perché se c'è un rischio ci deve essere possibilità di scelta.

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