Sull'ora legale in scena tutta la divisione europea

Sull'ora legale in scena tutta la divisione europea
Mercoledì 27 Ottobre 2021, 23:55
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Gentile Direttore, si torna all’ora solare. L’ora legale termina tra sabato 30 e domenica 31 ottobre. Il cambio dell’ora ci accompagna ormai da decenni ma per noi potrebbe essere l’ultima volta, avendo il Parlamento europeo già ha approvato una risoluzione legislativa sulla relativa abolizione. Ma spero proprio di “no”. Intanto la decisione presa dall’Europa è “salomonica”. Infatti darebbe la possibilità ai singoli stati europei di decidere in merito: a favore o contro l’ora legale. Qualora i vari stati dell’Ue decidessero a macchia di leopardo sull’ora legale, vi sarebbero, fra l’altro, anche difficoltà per gli orari dei treni e degli aerei di linea. Peraltro non mi sembra positivo, per l’Europa, cambiare una delle poche norme valide per tutti gli stati dell’Unione.

Angelo Ciarlo
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Caro Angelo, la querelle, ma visto da quando avanti sarebbe meglio parlare di telenovela, sull’abolizione dell’ora legale in Europa la dice tutta sul come si procede dalla parti di Bruxelles e dintorni: tempi biblici per arrivare a una decisione che poi è una non decisione molto simile a un pasticcio.

La possibilità di avere più luce a disposizione avvantaggia soprattutto i paesi del Sud Europa (Spagna, Italia, Grecia e Francia) mentre nel Nord Europa, al contrario, le giornate durante la stagione estiva sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord. In Finlandia, ad esempio, nei giorni più lunghi, il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 11 di sera. Di mezzo non c’è solo la gestione del ciclo biologico dei cittadini ma anche il risparmio energetico, che interessa soprattutto il Sud. Andare in ordine sparso mi pare la soluzione peggiore. Immaginatevi, solo per fare un esempio, nell’organizzazione dei voli aerei cosa può comporta partire, attraversare e atterrare in paesi con orari diversi: dall’Unione alla Divisione Europea. 

Federico Monga

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