Gentile Direttore, non sono un addetto ai lavori ma penso che la terza missione dell’Università italiana, di cui si parla tanto, possa dare, dopo insegnamento e ricerca, anche un notevole contributo in termini di risoluzione alla disoccupazione giovanile. Per terza missione io intendo, appunto, quella da parte degli Atenei, di modernizzare il loro sistema scientifico-culturale e cercare di integrarlo al meglio e con risultati soddisfacenti a quello economico-sociale. In poche parole, la formazione ed i risultati della ricerca devono essere integrati e finalizzati anche alla nascita di nuovi prodotti nel contesto socio-economico. Così, credo che creeremo anche nuovi posti di lavoro, lavoro duraturo, in barba alla disoccupazione. Lo capiranno i politici?
Almerico Pagano
Scafati
Caro Almerico, il modello di integrazione tra università, ricerca avanzata e imprese esiste già. A San Giovanni a Teduccio, nascente cuore pulsante di Napoli, dove sono sorte una dietro l’altra le academy della Federico II in partnership con grandi gruppi nazionali ed esteri.
Federico Monga