Gentile direttore, il Napoli è in testa al campionato e sta disputando una bella cavalcata. Con Spalletti è tutta un’altra storia e mi auguro che Insigne continui ad essere la nostra bandiera (io sono d’accordo). Confesso (ma è facile capirlo) che sono tifoso fino al midollo del Napoli e che nelle mie vene scorre sangue azzurro. E non posso non esultare, guardando dietro di noi la Juventus, che tante volte ci ha creato amarezze, guardandoci dall’alto in basso. Il campionato è lungo, ma intanto io posso guardare la Zebra dall’alto in basso e cantare “ciao, ciao, ciao Juve” . Aggiungo che non odio nessuno, il calcio è calcio e non associo altra ideologia, men che mai quella violenta. Però mi godo il momento e sono felice. Mi dica, gentile direttore che tante volte si è detto tifoso, ma sono forse malato?
Mario Esposito
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Caro Mario, il tifo è «una malattia che non va più via come cantano i tifosi del Manchester United. È una bellissima malattia».
Federico Monga