Gentile direttore,
decine di migliaia di nostri giovani laureati, laureandi e financo provvisti di master che, lontani dalle loro famiglie e sopratutto in questo periodo di pandemia, vengono sfruttati lavorativamente, solo con stage sottopagati e che non basta loro neanche a pagare il fitto della stanza nella quale sopravvivono. Per questi nostri ragazzi, spesso definiti eccellenze delle nuove generazioni, anche il governo Draghi come i precedenti, non ha previsto nessun tipo di sostegno (eppure tutti sanno che i 500-600€ previsti dagli stage, non bastano a pagare il solo affitto), mettendo in ulteriore difficoltà le loro famiglie che spesso, con redditi Isee di 20-22mila €, sono chiamate a ulteriori enormi sacrifici per aiutarli a sopravvivere. Eppure, continuiamo a vedere redditi di cittadinanza elargiti a ladri e mafiosi, redditi di emergenza dati a chi poi si rivela aver falsato i dati ecc ecc. Ecco, su questo, vorrei tanto che si esprimesse qualcuno.
Paolo Rossini
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Caro Paolo,
intendiamoci bene: gli stage, soprattutto al Sud, sono sottopagati da sempre, si tratta di uno dei maggiori mali che tiene lontano dall’Italia i migliori delle giovani generazioni. Si tratta di un male atavico, strutturale rispetto alla media degli stipendi per gli stagisti in Europa. Chiarito questo, non capisco perché anche gli stagisti debbano ricevere un ristoro causa Covid. Di quale perdita rispetto al passato devono essere risarciti? A meno che non si voglia aggiungere una sorta di «reddito di stagismo», chiamiamolo così, per sostenere l’occupazione giovanile di qualità e per disincentivare la fuga all’estero dei cervelli. Ma un simile aiuto nulla ha a che fare con la crisi da pandemia. Il premier Draghi ha detto, correttamente, che nel 2021, in via del tutto eccezionale, lo Stato deve solo dare e non chiedere i soldi. Facciamo, però, attenzione a non esagerare con gli aiuti. Il debito deve avere comunque un limite, altrimenti potrebbe innescare nell’andamento dell’economia il vortice maledetto dell’iperinflazione. Fare sempre più debiti è un po’ come battere sempre più moneta. E a un certo punto quella moneta non vale più nulla. Per gli stagisti come per chi ha un contratto a tempo indeterminato.