La voglia di bellezza che sfida la morte

La voglia di bellezza che sfida la morte
Martedì 26 Aprile 2022, 08:00
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Gentile Direttore,
il caso della povera Samantha, la donna che era sopravvissuta ad un tentativo di femminicidio e che poi è morta per le complicazioni di un ritocchino estetico al seno mi ha davvero distrutto. Ho appreso dai telegiornali che a fare l’iniezione fatale era stata un’estetista: tutto questo mi ha sconvolto. Possibile che ciò avvenga? Non dovrebbero essere i medici? E comunque sia, ormai trattamenti e chirurgia estetica vengono pubblicizzati sui giornali e tv come se fossero gelati. Le complicanze possono invece essere tante, per cui secondo me serve una informazione specialistica da parte dell’Ordine dei medici. Ogni donna deve sapere a cosa va incontro! Dopo i maghi e i ciarlatani ora ci sono persone non qualificate che rovinano la gente, fino ad ucciderla. Basta!

Maria Pia Lombardi
Salerno

Cara Maria Pia,
l’episodio della donna napoletana morta dopo la siringa eseguita, senza alcun dubbio illegalmente, dalla sua estetista fa riflettere sulla tendenza ormai molto diffusa a inseguire a tutti i costi, anche low cost e in un sottoscala purtroppo, l’eterna giovinezza e la bellezza artificiale.

L’approccio femminile al tema della bellezza, mi pare, è cambiato negli ultimi anni in tutto il mondo: non solo più desiderio di sembrare più giovani, oggi le donne vogliono avere il controllo del proprio aspetto perché si tratta di un modo di intervenire anche sulla fiducia che hanno in se stesse e su come si sentono interiormente. Investire nella bellezza diventa un modo per influenzare positivamente la propria immagine esteriore e interiore. Una volta avvenuto questo salto psicologico, ma mi verrebbe da dire anche antropologico, nessuno scrupolo di sicurezza può fermare una donna dal desiderio irrefrenabile del ritocco. E allora non c’è, informazione medica, controllo o divieto che tenga.

Federico Monga

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