Gli sconfortanti risultati delle prove Invalsi sulla preparazione scolastica nazionale non sembra abbiano causato grosse riflessioni o commenti da parte della politica e dell’opinione pubblica. Sappiamo da anni che i nostri alunni sono carenti in Italiano, Matematica ed Inglese. La Dad non può essere un alibi, ha dichiarato il ministro della Pubblica Istruzione, le carenze di preparazione degli scolari si registrano da anni. Colpa dei docenti, che non sono selezionati in modo adeguato né hanno avuto una formazione universitaria in grado di saper svolgere una valida didattica? Colpa del buonismo imperante nelle scuole, per cui la selezione è inesistente, il merito non valorizzato, i docenti appaiono frustrati, i presidi sempre più manager, gli alunni sono demotivati, le famiglie poco collaborative? I saperi minimi nella scuola dell’obbligo sono diventati sempre più minimi, si passi questo paradosso linguistico e se i nostri ragazzi non capiscono un brano di 40 righe, possedendo un bagaglio lessicale di non più di un centinaio di parole, la situazione è drammatica per il nostro Paese.
Elvira Pierri
Cara Elvira, di scuola e didattica a distanza ne abbiamo parlato molto durante il lockdown anche in questo nostro spazio.
Federico Monga