Gentile Direttore, dall’inizio della pandemia ho comprato nelle farmacie centinaia di mascherine protettive. Di tutti i tipi e dai costi più disparati: da 50 cent, fino a 28 euro. Una volta a casa, aperte le confezioni, con mia sorpresa anche negli ultimi tempi, ho trovato sempre il marchio «made in China». Nulla contro i cinesi, ma a un anno dalla pandemia vorrei poter comprare mascherine «made in Italy» che, come ho letto, si fabbricano anche in Campania. Con il Mattino vorrei fare un appello al presidente regionale dell’Ordine Farmacisti. Inviti i suoi associati a commercializzare anche mascherine «made in Italy», semmai pubblicizzandole con un avviso sulle vetrine «Qui si vendono mascherine fabbricate in Italia».
Ugo Verde
Caro Ugo, la sua lettera pone un argomento centrale in epoca di pandemia. Non tanto per orgoglio nazionale, che comunque non guasta affatto, quanto per la necessità di avvicinarsi il più possibile all’autosufficienza sanitaria.