Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla e i regali (generosi) dell'attrice: «Ferrari, Ducati e un bonifico da 270 mila euro per estinguere il mutuo dei miei genitori»

L'assistente: «La Ferrari e la Ford le ho rivendute, rispettivamente, per 225 mila e 90 mila euro»

Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla e i regali (generosi) dell'attrice: «Ferrari, Ducati e un bonifico da 270 mila euro per estinguere il mutuo dei miei genitori»
Venerdì 24 Marzo 2023, 12:14 - Ultimo agg. 17:21
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Gina Lollobrigida è stata generosa con Andrea Piazzola, non ci sono dubbi. L'assistente personale dell'attrice, morta lo scorso 16 gennaio, respinge ancora una volta le accuse di aver sfruttato la donna per un tornaconto personale ma racconta a Gente i regali che ha ricevuto dalla Lollobrigida: «Una Ferrari, una Ducati e una Ford. E un bonifico per estinguere il mututo della casa dei genitori». Numerosi regali per una cifra vicina ai 600mila euro. "Gina ha voluto farmi dei regali e li ha fatti, è vero. Parliamo di una Ferrari, una moto Ducati e una Ford. La Ferrari e la Ford le ho rivendute, rispettivamente, vado a memoria, per 225 mila e 90 mila euro. In più c'è stato un bonifico dal conto di Gina a favore dei miei genitori, di 271 mila euro, per estinguere il mutuo della casa. In totale parliamo di circa seicentomila euro".

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Il patrimonio


E non sono mancate le stoccate al figlio della Lollobrigida, Andrea Milko Skofic: "In due parole: sangue freddo.

Non ho mai visto da parte sua una manifestazione di amore e dolcezza nei confronti della sua mamma". Polemiche che si accompagnano al racconto delle minacce ricevute negli ultimi mesi. "Alcune hanno coinvolto anche i miei genitori". L'attrice scomparsa nelle sue ultime volontà testamentarie aveva diviso il suo patrimonio tra Piazzola e il figlio.

 

Le minacce

Andrea Piazzolla ha poi raccontato di alcuni inquietanti episodi avvenuti negli anni del suo lavoro al fianco della Lollobrigida, il primo dei quali accaduto nel 2017. Rientrando alla villa a tarda serata, l'assistente della Lollo aveva trovato il cancello della proprietà aperto e dopo essere sceso dalla vettura per controllare aveva notato qualcosa di strano: "Ho visto una persona a una quarantina di metri, una fiammata, e sentito tre colpi. Erano a salve, perché la macchina era intonsa e nemmeno io sono stato colpito". Una vera e propria intimidazione, proseguita il giorno successivo, quando suo padre ricevette una telefonata anonima. "Le minacce erano rivolte a me", ha raccontato Piazzolla, riferendo di avere denunciato: "Risalirono all'autore delle telefonate, un algerino che vive a Napoli. Ma nessuno gli hai mai chiesto chi gli avesse detto di fare quelle telefonate". Nel racconto di Piazzolla ci sono, però, altri episodio inquietanti come i tagli alle gomme dell'auto, sue foto attaccate in luoghi da lui frequentati. Tutti fatti cessati dopo la denuncia presentata nel 2019.

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