Laura Freddi: «Paolo Bonolis? Ha portato in vacanza me e Sonia Bruganelli negli stessi posti, ma io e lei ora siamo amiche»

La showgirl: "L'odio di Sonia era virtuale, forse aveva idealizzato la mia figura"

Laura Freddi: «Paolo Bonolis? Ha portato in vacanza me e Sonia Bruganelli negli stessi posti, ma io e lei ora siamo amiche»
Laura Freddi: «Paolo Bonolis? Ha portato in vacanza me e Sonia Bruganelli negli stessi posti, ma io e lei ora siamo amiche»
Sabato 18 Marzo 2023, 08:25 - Ultimo agg. 20 Marzo, 18:58
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A soli 19 anni era uno dei volti più amati di Non è la Rai: «Ero timidissima, mi nascondevo dietro le foglie delle palme finte intorno alla piscina, sperando di non essere inquadrata. Gianni Boncompagni con me si è sempre comportato più che bene, eppure lo bersagliavano di critiche, contro di lui c’era troppo accanimento, esagerato. Con Ambra?  Siamo amiche. Ci sentiamo ancora oggi», racconta Laura Freddi al Corriere della Sera. Poi è diventata velina di Striscia la Notizia con Miriana Trevisan e sono arrivati i fidanzati famosi. 

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Gli amori

«Abitavo con Cristina Quaranta. Lei conosceva un sacco di gente, ogni tanto mi presentava qualcuno. Una sera invitò Fabio Galante, io non ne volevo sapere. “Ti prego, non chiamarlo più”. Come non detto. Una sera lui praticamente si legò al termosifone di casa, non voleva andarsene e a quel punto... ho ceduto. Era giovane e bello, giocava nell’Inter, io ero gelosissima, ora non più. Con Fabio diciamo che ce n’era bisogno, ho colto dei segnali importanti, ho cercato di perdonare, ma Milano era piena di vita, di distrazioni».

 

La carriera

Dal «Quizzone» con Gerry Scotti a Zelig Tour con Claudio Bisio «prima di entrare in scena, per darmi coraggio, mi offriva un goccetto di grappa». E poi Buona Domenica con Maurizio Costanzo: «Quando mi chiamò stavo per riattaccargli in faccia perché credevo fosse uno scherzo, inoltre avevo la febbre e un principio di colica renale. “Mi scusi, sto andando al pronto soccorso, mi può richiamare tra qualche giorno?”. E così ha fatto, per fortuna». 

L'amore con Bonolis


«Paolo Bonolis è stata la persona più importante tra i miei affetti, ero molto giovane allora e lui già sposato e padre.

Agli occhi dei miei 19 anni era affascinante, mi piaceva, mi faceva divertire, mi colpì per ironia e cultura. Mi faceva guardare anche tre film al giorno, mi leggeva i libri, era un fiume in piena. Viaggiavamo molto. Anche se con Sonia, sua moglie — ormai siamo diventate amiche — abbiamo scoperto che ci ha portato in vacanza negli stessi posti: Polinesia, New York, oggi ci ridiamo».

Sonia Bruganelli ha ammesso di averla detestata per un sacco di tempo. «Il suo era un odio virtuale, forse aveva idealizzato la mia figura, ma i cinque anni e mezzo che ho passato con Paolo sono una briciola, rispetto al loro matrimonio. Perché lo lasciai? Ci siamo voluti molto bene e separarsi è stata una sofferenza per entrambi. Io desideravo di più, una famiglia, ma il momento era sbagliato, i nostri tempi non coincidevano».

Cosa proprio non sopportava di lui?
«Guidava macchine tremende, tipo una vecchia Escort blu metallizzato con uno specchietto bianco rimediato allo sfascio, un accrocco, mi vergognavo ad andarci in giro. Paolo invece non ci faceva caso. Orologi, auto, vestiti, era spartano, parsimonioso. Una volta, ospite dei miei genitori, ad Acilia, voleva una sigaretta, in casa non ce n’erano; perciò fece il giro di tutto il palazzo, porta a porta, per farsene offrire una. In accappatoio e ciabatte. Regali? Si. Ricordo un tremendo set di valige gialle».

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