Ha percorso 1485 chilometri in Antartide, in solitaria, senza supporto né assistenza. 70 giorni e sedici ore di fila, sciando dalle 13 alle 15 ore al giorno con temperature che arrivavano a meno trenta gradi sotto lo zero e con venti gelidi che potevano raggiungere anche i 100 chilometri orari: sono i numeri dell’incredibile impresa di Preet Chandi che, a soli 33 anni, ha scritto la storia. Nessuno prima di lei era mai riuscito a compiere una spedizione in solitaria di questa portata. Un uomo, Henry Worsley, colonnello in pensione, era arrivato a percorrere 1459 chilometri nel 2015. Gliene mancavano 202 per completare l’attraversamento dell’Antartide ma i soccorsi lo avevano dovuto recuperare perché le sue condizioni di salute non gli avevano permesso di continuare. Era morto pochi giorni dopo in un ospedale del Cile. Un’altra donna, Anja Blacha, nel 2020 deteneva il record femminile di 1.381 chilometri. La capitana Chandi, invece, li ha battuti entrambi ma non senza difficoltà, come raccontato direttamente da lei stessa su Instagram, dove ha documentato il suo viaggio. «Sono caduta tante volte oggi, mi muovevo lentamente, perfino l’acqua nel mio termos è ghiacciata», ha scritto nel giorno 69 della sua impresa, verso la fine. In queste ore in solitaria ha ascoltato audiolibri e si è fatta accompagnare dalle battute dei suoi comici preferiti. Ora però, ha bisogno di tempo per riposare: «È stata la spedizione più ardua che abbia mai dovuto affrontare – ha raccontato – le condizioni climatiche erano molto difficili in questa stagione ma per me era molto importante andare avanti». Queste stesse condizioni di cui parla, le hanno impedito di completare la traversata del continente antartico, da costa a costa, per “soli” 160 chilometri. Quando ha capito che non sarebbe riuscita a finire, però, ha deciso di non mollare: «Mentalmente – ha spiegato – è stato difficile accettare che non avrei avuto abbastanza tempo per finire ma l’obiettivo di questa impresa è sempre stato quello di spingere i miei limiti più in là e di ispirare gli altri a fare altrettanto. Perciò, come avrei potuto non continuare?».
LA DELUSIONE
Polar Preet, come è stata soprannominata, si è detta «delusa» per aver esaurito il tempo a sua disposizione per completare l’impresa: «Ho fatto tutto quello che potevo.
IN CONGEDO DALL’ESERCITO
Il capitano Chandi ha completato la sfida durante un periodo di congedo dall’esercito, dove è entrata all’età di 19 anni. Ora vive nel Buckinghamshire e lavora come fisioterapista in un’unità di riabilitazione regionale, aiutando i soldati feriti con l’addestramento e la riabilitazione. Con una pagina GoFundMe ha raccolto più di 11.000 sterline, metà delle quali andranno a una «borsa di studio» per le donne che affrontano «sfide uniche», mentre l’altra metà andrà alla prossima spedizione del capitano Chandi. L’anno scorso, è diventata la prima donna di colore a intraprendere una spedizione in solitaria nel continente quando ha completato una sciata di 1.127 chilometri fino al Polo Sud.
In quella sfida aveva terminato il viaggio in 40 giorni, sette ore e tre minuti, diventando la terza donna più veloce a raggiungere un simile traguardo.