Michelin, Cracco stella cadente
retrocesso dalla Rossa con Sadler

Carlo Cracco
Carlo Cracco
di Luciano Pignataro
Venerdì 17 Novembre 2017, 13:34 - Ultimo agg. 14:28
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Finalmente abbiamo capito perché quest'anno la Michelin non ha assegnato, come ci si aspettava, la stella ad una pizzeria. Nessuna presentazione ha mai avuto tanta carne da cuocere sul braciere mediatico: non solo l'assegnazione della terza stella a un nuovo ristorante, il nono in Italia. Evento che di per sé già fa gongolare tutto il mondo enogastronomico italiano sempre in cerca di benedizione francese. Ma stavolta i registi della rossa hanno deciso di parlare al grande pubblico, anche a quello che non è mai entrato in uno stellato e che magari mai ci entrerà: a Carlo Cracco è stata tolta una stella. La star televisiva, insieme a Claudio Sadler, altro cuoco milanese molto conosciuto, ne esce obiettivamente ridimensionata proprio alla vigilia della nuova apertura prevista dentro la Galleria all'inizio del prossimo anno. L'assegnazione di una stella a una pizzeria sarebbe stata troppo e forse avrebbe oscurato le altre due notizie.
In Italia il successo è invidiato, non emulato; così sui social è iniziato il tiro al piccione contro lo chef system che ha in lui il principale protagonista: troppa televisione, non stava più in cucina, ha perso creatività. Una valanga insulti e rimbrotti di fronte ai quali il re di Masterchef sceglie di rimanere silente, magari rifugiato nel suo living Scavolini. Rispondono i suoi collaboratori che si dicono si dicono «dispiaciuti» per aver perso la stella per il loro ristorante di Milano, ma nello stesso tempo sono «motivatissimi» in vista dell'apertura del loro nuovo ristorante, in Galleria. «Ci spiace per la stella ha detto uno dei collaboratori di Cracco, Alessandro Ruggle, parlando anche a nome dello chef, che in questi giorni è all'estero - . Ma la verità è che noi ci stiamo trasferendo e stiamo lavorando al nuovo progetto in Galleria. Il nostro ristorante storico chiuderà. La decisione della Guida forse dipende da quello, dal fatto che ancora non si sa quando sarà la nuova apertura».
Le critiche sui social riflettono però una mentalità tutta italiana: i grandi protagonisti tristellati francesi come Ducasse, Robuchon e Yannick Alleno, tanto per citare i più famosi, sono dei veri e propri manager di se stessi e nei loro ristoranti adulati dalla Michelin non sono quasi mai presenti. Che Cracco sia stato distratto dalla televisione è una lettura dunque abbastanza superficiale. Probabilmente la Michelin ha semplicemente proceduto ad uno svecchiamento a Milano dove il fermento gastronomico va avanti senza frena dai tempi dell'Expò. Spicca infatti la seconda stella assegnata al giovane Andrea Aprea del Vun. Con la nuova terza stella salgono a nove i cuochi italiani che hanno il massimo riconoscimento dalla Rossa, la guida nata per i viaggiatori. A conquistare la nona terza stella è Norbert Niederkofler del ristorante St.Hubertus di San Cassiano (Bolzano) che si affianca agli altri otto grandi ristoranti italiani. Con 356 locali segnalati l'Italia si conferma la seconda selezione più ricca del mondo.

 
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