La pizza di Gino Sorbillo conquista New York e il sindaco De Blasio

La pizza di Gino Sorbillo conquista New York e il sindaco De Blasio
di Luca Marfé
Martedì 28 Novembre 2017, 10:35 - Ultimo agg. 11:43
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NEW YORK - Alla scoperta dell’America, alla conquista di New York. Gino Sorbillo sbarca nel cuore di Manhattan, tra Little Italy e Lower East Side, al 334 di Bowery Street. La pizza napoletana ha una nuova casa nel mondo ed il pubblico e la stampa locale se ne sono accorti, eccome. Neanche il tempo di incrociare i calici per un brindisi che l’ampia sala viene letteralmente invasa dalla sorridente delegazione del sindaco Bill De Blasio, fiero delle proprie origini campane e grande amante delle nostre tradizioni.
 



Di lì in poi la serata è tutta in discesa. Abbracci, risate, ma anche veri e propri momenti culturali con il padrone di casa, accompagnato dal brillante fratello Totò, che con fare leggero ma esperto racconta e descrive con minuzia di particolari storici, al primo cittadino della Grande Mela, di sfumature colorate e soprattutto saporite.

Un esempio? La “pizza a portafoglio” o “a libretto”. E ancora: la pizza si mangia con le posate o con le mani? De Blasio, già amico della famiglia Sorbillo, non si perde in chiacchiere e tiene subito testa alla carica mediatica del pizzaiolo napoletano più famoso del pianeta. Afferra un bel trancio di margherita e sorride alle decine di telecamere accorse sul posto da ogni angolo della città.

Un vero e proprio bagno di folla. Ma non solo. L’interesse dei giganti televisivi è palpabile e non ce n’è uno che manchi all’appello. Ma Gino resta ben piantato con i piedi per terra e si racconta così, in questa video intervista che anticipa con parole di grande umiltà, a loro volta infarcite di quella passione napoletana di cui è diventato oramai ambasciatore nel mondo.

«Sono soltanto un pizzaiolo di strada. Capace però di arrivare al cuore delle persone. Qui non si tratta soltanto di pizza: è anche un messaggio sociale, di apertura, di conoscenza, di identità».

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