Struffoli, roccocò, mustaccioli, sapienze e Divino amore: Moccia apre a Spaccanapoli

Struffoli, roccocò, mustaccioli, sapienze e Divino amore: Moccia apre a Spaccanapoli
Mercoledì 22 Novembre 2017, 17:18
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Napoli a Natale è una sinfonia di dolci: struffoli, roccocò, mustaccioli, sapienze e Divino amore. E ancora, la cassata partenopea e la celebre pastiera. Nessuna altra città italiana vanta un repertorio così ampio e variegato di dolci delle feste. E non è certo un caso se Moccia 1936, da ottanta anni la pasticceria per eccellenza della tradizione napoletana, aprirà un nuovo punto vendite in città entro Natale. La sede storica di via San Pasquale è in fase di ristrutturazione, il punto vendita anche all’Aeroporto Internazionale di Napoli macina utili e nelle prossime settimane si schiuderanno le porte di un nuovo negozio nel cuore antico di Napoli, in via Benedetto Croce, la celebre Spaccanapoli. 

Custodi di antiche ricette, i maestri pasticcieri e i fornai di Moccia 1936 rinnovano ogni anno quei dolci natalizi che celebrano Napoli in tutto il mondo. Sono preparazioni artigianali che negli anni hanno conquistato il palato di viaggiatori e napoletani illustri: da Libero Bovio a Benedetto Croce, da Nino Taranto a Pupetta Maggio, autrice di una poesia dedicata proprio alle dolcezze di Moccia 1936. Le maestranze più anziane raccontano di come Benedetto Croce fosse ghiotto dei dolci natalizi della pasticceria di via San Pasquale a Chiaia, sua figlia amava particolarmente gli struffoli e ne acquistava in grandi quantità. Nino Taranto e la sua famiglia erano soliti regalare a Natale, ad amici e parenti, i dolci di Moccia. Dolci che spesso venivano confezionati in cassette e inviati in tutto il mondo perché i profumi e i sapori del Natale partenopeo potessero arrivare alle famiglie emigrate oltre confine. Ogni anno la famosa pastiera di Moccia raggiungeva il Vaticano, in dono a Papa Giovanni Paolo II. La stessa pastiera che Massimo Ranieri ordinava e si faceva portare a casa dal banconista della pasticceria nel giorno della vigilia di Natale.
 
 

La bellezza dei dolci natalizi partenopei è nelle loro storie. Le Sapienze, dolci fragranti dal sapore deciso e dalla caratteristica forma a “S”, sono una variante dei classici biscotti natalizi susamielli. Le sapienze prendono il nome dal Monastero della Sapienzaa Napoli (via santa Maria di Costantinopoli), dove le suore erano solite aggiungere ai classici susamielli a mo’ di decorazione tre mandorle intere. Le sapienze sono realizzate nei laboratori di Moccia secondo la ricetta tradizionale con miele certificato, mandorle pregiate e frutta candita.
Famosi sono gli struffoli di Moccia 1936 dal retrogusto al liquore maraschino, sempre croccanti e soffici grazie a un piccolo segreto custodito dallo storico pasticciere Michele Salma che da oltre trent'anni lavora per l'insegna. Poi i mostaccioli dalla glassatura perfetta realizzati secondo l'antica ricetta, quindi croccanti da gustare con calma e con un buon liquore.

Un must del Natale a Napoli è poi la cassata napoletana che ha come ripieno ricotta campana e non prevede decorazione con marzapane e canditi ma solo glassatura. La ricetta di Moccia1936 si distingue da tutte le altre: le note amare del cioccolato fondente si sposano con la dolcezza della ricotta campana ma soprattutto resta la meraviglia della decorazione tipica siciliana con naspro, marzapane e frutta candita.

Nel ventaglio delle golose offerte natalizie c’è infine la pastiera che è anche il dolce della Pasqua: la ricetta di Moccia è unica e segreta e da quasi un secolo appassiona i palati più ricercati.
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