Pizza e solidarietà: presentato il calendario delle «Centenarie» contro il cancro

Pizza e solidarietà: presentato il calendario delle «Centenarie» contro il cancro
di Giuliana Covella
Lunedì 18 Dicembre 2017, 15:37 - Ultimo agg. 19:18
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Il gusto e il sapore di “sua maestà” la pizza e la solidarietà verso chi opera quotidianamente nel campo della ricerca per combattere il cancro. Nasce da questa unione il calendario 2018 “Napoli ieri e oggi” presentato al Gran Caffè Gambrinus dall’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie” (foto e digital image processing Gennaro Giorgio, progetto grafico Gennaro Apicella). Un’iniziativa che quest’anno prevede che il ricavato delle vendite sia destinato alla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori. Ad illustrare il progetto è stato Giuseppe Giorgio, che è anche autore di concept e testi per ogni mese.
 

Voluto dallo storico sodalizio “Le Centenarie” che ha sostenuto con entusiasmo l'idea originaria dei maestri pizzaioli Gennaro Luciano e Giorgio Moffa, il calendario che gode anche del supporto dei partner “Polselli”, “Gustarosso” ed “Antica Pizzeria Port'Alba 1738”, rappresenta il simbolo di una passione e di un'arte non a caso dichiarata Patrimonio dell'Umanità. Alla presentazione sono intervenuti: Adolfo D'Errico Gallipoli, presidente Lilt Sezione Napoli, i maestri pizzaioli de “Le Centenarie” Antonio Starita (presidente dell’Unione), Gennaro Luciano, Giorgio Moffa, Salvatore Antonio Grasso, Antonio Pace, Paolo Surace, Massimo Di Porzio, Alessandro Condurro, Enrico e Carlo Alberto Lombardi, Gaetano, Giovanni, Antonio e Vincenzo Paolo Capasso. Immortalati nel calendario secoli di storia dove protagonisti sono dieci pizzaioli “Centenari” che con le loro pizze diventano così l'emblema di una Napoli di antiche sapienze e nobili virtù. «Coinvolgeremo i clienti affinché elargiscano un’offerta nei barattoli che sistemeremo sulle nostre casse. Tutto questo per un fine nobile. Propongo inoltre ai colleghi di tenere i barattoli sulle casse tutto l’anno per aiutare ancora di più la ricerca e la Lilt», ha detto Antonio Starita, dell’omonimo locale di Materdei. «Ed ogni barattolo sarà in una delle nostre dieci pizzerie come simbolo di tradizione che si unisce ad uno scopo benefico. Oltre a fare beneficenza vogliamo che si continui a mantenere alta la tradizione della pizza napoletana», gli fa eco Gennaro Luciano, dell’antica Pizzeria Port’Alba. Una novità è quella annunciata da Antonio Pace, di Ciro a Santa Brigida: «dopo il riconoscimento dell’Unesco attiveremo per questa iniziativa le nostre delegazioni in Giappone, Australia e Usa per far sì che il calendario venga distribuito anche all’estero». 

Fondamentale per Adolfo D’Errico Gallipoli, presidente Lilt Napoli il supporto dei maestri pizzaioli: «il ricavato che sarà devoluto al nostro ente verrà destinato al progetto che portiamo avanti da dieci anni, “Dal curare al prendersi cura”. Ma importante è soprattutto far passare un messaggio: che non è vero che il cancro è un male incurabile. Oggi il 51-52% dei pazienti guarisce; il 25-26% sopravvive a lungo e un altro 21% sopravvive poco. Siamo onorati che 10 marchi storici di famiglie di artisti della pizza stiano compiendo per noi questa grande opera di solidarietà».  
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