Rientri dalle ferie in Croazia, Grecia, Spagna e Malta? Tampone o test, altrimenti resti fuori dalle Marche

Rientri dalle ferie in Croazia, Grecia, Spagna e Malta? Tampone o test, altrimenti resti fuori dalle Marche
Rientri dalle ferie in Croazia, Grecia, Spagna e Malta? Tampone o test, altrimenti resti fuori dalle Marche
di Maria Teresa Bianciardi
Giovedì 13 Agosto 2020, 02:05
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Tamponi rapidi per chi rientra anche nelle Marche da Spagna, Grecia, Malta e Croazia: oppure certificazione di un test molecolare o antigene negativo fatto nelle ultime 72 ore. In alternativa obbligo di tampone entro 48 ore dall’arrivo in regione. È la soluzione che ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha proposto alle Regioni, nella riunione con il ministro Francesco Boccia e che dovrebbe essere ufficializzata in queste o re. Perché la questione dei contagi di rientro stava diventando scottante e rischiava di sfuggire al controllo, costringendo governatori e sindaci ad adottare misure di sicurezza a macchia di leopardo per frenare l’ondata di contagi da rientro. 





Il summit
Così ieri pomeriggio una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni ha superato in curva tutte le ordinanze pronte a diventare operative, decidendo di uniformare in questa delicatissima fase le norme che vigileranno sui vacanzieri provenienti dai Paesi ad alto tasso di Coronavirus. In particolare tamponi rapidi per tutti i marchigiani che torneranno a casa. La decisione era nell’aria con la Regione pronta a fronteggiare questa ennesima emergenza, che sta colpendo soprattutto l’Ascolano, risparmiato dalla prima violenta ondata di Covid. Poi l’incontro con i ministri Boccia e Speranza e il confronto con gli altri presidenti regionali ha fatto sì che si accelerasse sul provvedimento ministeriale per uniformare le regole ed evitare che ci si muovesse in ordine sparso. E dunque: il tampone sarà obbligatorio per chi rientra da Spagna, Grecia, Croazia e Malta all’aeroporto Sanzio, nei porti di Ancona e Pesaro, nei luoghi di confine oppure - entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale - presso l’azienda sanitaria di riferimento. 

Ore convulse
Anche il governatore delle Marche Luca Ceriscioli era pronto a firmare un’ordinanza «come del resto si stava già facendo in Emilia Romagna e in Campania, per sottoporre a tampone obbligatorio tutti turisti marchigiani in rientro dalle vacanze nelle zone in questo momento più a rischio». L’iniziativa si è però fermata, in seguito alla notizia che il governo, in accordo con la Conferenza delle Regioni, stava preparando un’ordinanza nazionale in grado di dare un quadro unitario di regole e criteri in tutta Italia. «Credo sia la soluzione migliore e finalmente il governo ha deciso di provvedere in tal senso - nicchia il presidente Ceriscioli - perché in questa maniera viene garantita un’ampia sorveglianza epidemiologica». 

La bozza dell’ordinanza
L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, che sarà varata nel giro di poche ore, prevede che ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, alle persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che «nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna, si applicano le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro: presentazione dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo. Obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, oppure entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento».

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