Inoltre la prossima settimana l'amministrazione capitolina intende incontrare le attiviste della Casa delle Donne Lucha y Siesta e le donne vittime di violenza ospitate nella struttura per cercare un'alternativa alle ospiti «che sia rispettosa delle loro storie e dei loro bisogni».
Da qualche giorno è partita la raccolta di fondi per acquistare lo stabile che ospita «Lucha y Siesta».
Le donne che ogni giorno lavorano nel centro, sorto all'interno di una palazzina abbandonata di proprietà di Atac, hanno chiamato a raccolta i tanti sostenitori che da settimane si battono affinchè «Lucha» non chiuda: l'obiettivo è l'acquisto dello stabile destinato alla vendita entro il 2021 nell'ambito del piano di rientro concordato di Atac.