Una casalinga candidata in ogni municipio alle prossime elezioni comunali di Milano. «Perché la terribile esperienza del Covid ha dato valore a ruoli e tradizioni, l'instancabile lavoro delle casalinghe ha infuso coraggio e capacità di reazione a famiglie, vicini di casa e conoscenti in lockdown». La proposta anni Cinquanta è di Cristina Rossello, deputata do Forza Italia e commissaria cittadini degli Azzurri.
«Le casalinghe, con la loro esperienza, hanno dispensato consigli preziosi nei loro quartieri dando il via a una premiante rete di solidarietà.
Una proposta che fa discutere. Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd, commenta: «Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla scelta di fare la casalinga, ma la sensazione è che Forza Italia invece di andare avanti torni indietro di cinquant'anni. Se c'è una cosa che ci ha insegnato il Covid è che sono peggiorate le prospettive occupazionali delle donne. I settori più colpiti dal lockdown, infatti, risultano quelli dove il tasso di addette femminile è al 70%, come istruzione e assistenza sociale, per non parlare della cosiddetta fase 2 che ha visto una riapertura delle attività dove sono impiegati per la maggior parte (72%) uomini. E quindi, ancora una volta, si capisce bene come a pagare il prezzo più alto di questa crisi siano state le donne, costrette a farsi carico del lavoro domestico e della cura dei figli a casa da scuola. La pandemia ha amplificato la disparità e il gap fra i due generi, e per noi il faro è una società dove la cura della famiglia sia sempre più condivisa, che offre più servizi e riconsoce più diritti alle donne. Perciò, per le prossime elezioni comunali, noi lottiamo perché sempre più donne possano conciliare il loro lavoro e le aspirazioni professionali con il sogno di avere una famiglia».