Violenza donne, Carfagna presenta una proposta di legge: «Arresto per chi viola i divieti imposti dai giudici»

Violenza donne, Carfagna presenta una proposta di legge: «Arresto per chi viola i divieti imposti dai giudici»
Mercoledì 9 Ottobre 2019, 16:04
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Una proposta di legge per introdurre nel Codice Rosso l'arresto in flagranza per chi non rispetta i divieti di avvicinamento alle vittime di violenza. L'ha depositata Mara Carfagna, vice Presidente della Camera e deputata di Forza Italia. «La misura si rende necessaria a fronte delle continue, e talvolta fatali, violazioni da parte degli uomini violenti e degli stalker di misure cautelari imposte dall'autorità giudiziaria fondamentali per salvaguardare l'incolumità delle donne e dei loro figli, come l'obbligo di allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e l'ordine di allontanamento d'urgenza», spiega Carfagna. 
«Il Codice Rosso prevede per chi trasgredisce gli obblighi cautelari per la violenza sulle donne una reclusione da sei mesi a tre anni, mentre l'arresto in flagranza è previsto per delitti puniti con reclusione superiore a tre anni. L'obiettivo della mia proposta è dunque introdurre la violazione delle misure cautelari per i reati di violenza maschile tra le deroghe previste dal Codice di procedura penale, aggiungendo questa fattispecie alla norma».
Il Codice Rosso, la legge per tutelare ancora di più le vittime di violenza entrata in vigore da un paio di mesi, ha creato qualche problema negli uffici giudiziari, come hanno evidenziato magistrati e avvocati. Le Procure, soprattutto quelle delle città più grandi, sono state sommerse dalle denunce. Andrebbero tutte trattate tempestivamente, come vuole la legge, ma è impossibile farlo, così come non è semplice stabilire quali sono i casi più urgenti e quali no.
 
Più risorse per le forze dell'ordine

All'indomani dell'approvazione del Codice Rosso, la vicepresidente Carfagna aveva chiesto che fosse stanziato un miliardo per «rafforzare e sostenere le Forze dell'ordine, spesso sole in prima linea ad affrontare la piaga gravissima delle violenze domestiche»

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