#compriamolanoi: raccolta fondi sul web per acquistare la villetta della mamma uccisa dal marito e aiutare i figli

La villetta in cui fu uccisa Barbara Cicioni
La villetta in cui fu uccisa Barbara Cicioni
Sabato 23 Novembre 2019, 17:25
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#Compriamolanoi. Con questo hastag il web si sta mobilitando per organizzare una raccolta fondi e comprare la villetta ipotecata della famiglia Spaccino in cui nel 2007 il marito Roberto uccise la moglia Barbara Cicioni, all'ottavo mese di gravidanza. La casa, come ha  anticipato oggi il Messaggero, è stata ipotecata dall'Agenzia delle entrate per la metà che è stata ereditata da Roberto Spaccino e che non è mai stata intestata ai due figli della coppia.  
La metà, invece, che apparteneva a Barbara è stata ereditata dai figli integralmente, dopo che il padre è stato considerato un genitore indegno. I figli, uno dei quali ora è diventato maggiorenne, non la possono comunque vendere per l'ipoteca messa dall'Agenzia delle entrate con l'intento di recuperare le spese processuali. Una vicenda kafkiana che ha sollevato un'ondata di emozione fra chi conosceva la vittime e nel web. A lanciare l'hastag #compriamolanoi è stato Mirko Revoyera, un attore affermato e conosciutissmo un Umbria che ha diffuso il messaggio sul web: «Basta fare un'associazione (o ci si affida a una già presente), si mettono le donazioni in cassa e si manda un avvocato rappresentante all’asta. Si intesta ai figli e festa finita». L'associzione Libertas Margot di Perugia ha già dato la sua disponibilità. L'avvocato della famiglia Valeriano Tascini guarda con molto interesse alla proposta: «Sarebbe certamente una soluzione a vantaggio dei ragazzi perchè la casa è difficilmente vendibile data la collocazione nella proprietà degli Spaccino e perchè è il luogo dell'omicidio. Quindi una soluzione di questo genere darebbe comunque soddisfazione ai ragazzi e li aiuterebbe nel loro percorso scolastico. Parlerò con la famiglia e spero che tutto vada in porto quanto prima».  

Barbara Cicioni, uccisa dal marito nel 2007

 

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