Coronavirus, le donne cinesi in prima linea nella battaglia contro l'epidemia

Coronavirus, le donne cinesi in prima linea nella battaglia contro l'epidemia
Coronavirus, le donne cinesi in prima linea nella battaglia contro l'epidemia
Martedì 3 Marzo 2020, 15:32
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Nella guerra della Cina contro il coronavirus le donne sono state in prima linea, alcune sotto pressione e al centro di polemiche. Come  Sun Chunlan, vice premier responsabile della cultura, dell'istruzione e della sanità pubblica e l'unica donna nel Politburo tra i 25 membri del Partito Comunista al potere.
Sun ha trascorso più di un mese a Wuhan, nella provincia di Hubei, dove è scoppiato i contagio. La rappresentante del governo nel campo dove si combatte la guerra all'epidemia si è battuta per far ricoverare i pazienti in ospedale e curarli il più rapidamente possibile, ha controllato i lavori per la costruizone dei nuovi ospedali.


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Ma proprio per il suo impegno la vice premier è diventata facile bersagio delle critiche, come riporta South China Morning Post.
Sun, che ha iniziato la sua vita lavorativa in una fabbrica di orologi nella provincia nord-orientale di Liaoning, segue le orme di un'altra donna vice premier, Wu Yi. Nel 2003, fu lei a guidare la battaglia contro la grave epidemia di sindrome respiratoria acuta (Sars), che causò la morte di oltre 800 persone. La soprannominarono "Iron Lady" della Cina per la sua durezza.

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Oltre a Sun, altre donne hanno assunto ruoli importanti a Wuhan. Zhang Jixian, capo della medicina respiratoria presso l'ospedale provinciale Hubei, è stata uno dei primi medici a dare l'allarme sul nuovo virus a dicembre.  L'epidemiologa Li Lanjuan, 73 anni, ha spiegato la decisione controversa di bloccare milioni di persone a Wuhan il 23 gennaio. «Le donne svolgono ruoli molto importanti nella battaglia contro questa malattia, in un momento cruciale», ha affermato Feng Yuan, cofondatore di Equality, un'organizzazione non governativa a Pechino.

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Secondo il politologo Hu Xingdou le donne sono ritenute più capaci di conquistare la comprensione e la fiducia della gente comune durante un periodo di crisi.
«Ma la maggior parte delle volte, la Cina si affida maggiormente agli uomini per la loro aggressività», ha detto Hu.

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La Cina è stata classificata al 95 ° posto nel mondo per il coinvolgimento politico delle donne nel Rapporto globale sul divario di genere 2020 del Forum economico mondiale. 



 

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