Il dramma delle mamme che rischiano di non vedere più i figli: l'ultimo caso a Mestre

Il dramma delle mamme che rischiano di non vedere più i figli: l'ultimo caso a Mestre
di Franca Giansoldati
Lunedì 20 Gennaio 2020, 17:36 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 17:27
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«La mamma non poteva più vedere la figlia». Una madre disperata si è data fuoco davanti al tribunale di Mestre perché il Tribunale dei Minori le aveva tolto la potestà sulla figlia, dichiarandola adottabile. Ora versa in disperate condizioni. Il gravissimo episodio fa affiorare il dolore di tante mamme che per un Ctu sbagliato (come nel caso eclatante di Ginevra Amerighi, la donna che ha fatto appello al Presidente Mattarella e a Papa Francesco) si sono viste togliere la patria potestà. Spesso la farraginosità delle strutture burocratiche minorili, davanti a casi di separazioni particolarmente conflittuali e violente tra i coniugi, non sempre sembrano essere all'altezza della situazione causando drammi umani di enormi proporzioni portando a decretare l'alienazione parentale del padre o della madre.


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Laura Massaro ha vinto il ricorso in appello, il suo bambino resterà con lei

La donna di origini marocchine che si è data fuoco, prima di versarsi il liquido infiammabile addosso era stata vista con un cartello in cui faceva riferimento all'affidamento della figlia, al ruolo del marito e alla sentenza del tribunale che la aveva privata della piccola. I primi a soccorrerla e a tentare di spegnere le fiamme sono state le guardie giurate che sorvegliano la sede giudiziaria.

I giudici avevano affidato la bambina a una comunità. Una decisione che sarebbe stata presa per tutelare la bambina. L'ex marito della donna risiede in provincia di Treviso. 

Poco tempo fa alla Camera - proprio su questo argomento - si è tenuto un incontro tra alcuni deputati e un gruppo di mamme tra le quali Laura Massaro, una giovane donna di Ostia alla quale la Corte d'Appello ha finalmente dato ragione, ribaltando la sentenza del Tribunale dei Minori, e riaffidandole nuovamente il suo bambino. 

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«Noi madri siamo sotto un attacco feroce nei tribunali. Ci sono voluti cinque anni di calvario per arrivare a una vittoria, se di vittoria si può parlare in casi di questo tipo. Il velo è caduto e la violenza istituzionale è sotto gli occhi di tutti» ha detto Massaro. Anche lei era stata accusata ingiustamente di PAS, alienazione parentale. 
 

 

Il caso di Laura Massaro e le sue proteste simboliche hanno fatto scuola con la nascita di un Comitato delle madri.  L’Italia è già stata condannata dal Comitato delle Nazioni Unite sull’eliminazione delle discriminazioni contro le donne (CEDAW) nel 2017 proprio per il riferimento alla PAS sulla custodia dei figli . Inoltre anche il Consiglio d’Europa è intervenuto contro questa stortura tutta italiana. 


 

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