World Economic Forum, l'Italia arretra nella classifica della parità di genere uomo-donna

World Economic Forum, l'Italia arretra nella classifica della parità di genere uomo-donna
di Franca Giansoldati
Martedì 17 Dicembre 2019, 10:28 - Ultimo agg. 12:51
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La prospettiva non è delle più incoraggianti. Al ritmo attuale, ci vorranno quasi 100 anni per eliminare nel mondo il 'gender gap' e arrivare a una vera parita' di genere uomini-donne in tutti i campi, politica, economica, sanita' ed educazione. E' la sconfortante conclusione a cui arriva quest'anno il 'Global Gender Gap Report 2020' pubblicato annualmente dal World Economic Forum secondo cui uomini e donne avranno le stesse opportunita' e lo stesso trattamento nel mondo solo tra 99,5 anni, con un miglioramento comunque rispetto al 2018 che parlava di un completamento in 108 anni.

Anche quest'anno la classifica di 153 paesi registra nella top 10 dei piu' virtuosi le nazioni le Nord Europa. Al primo posto si piazza l'Islanda che con l'87,7% si avvicina al 100% in termini di parita' di diritti. Esitono leggi specifiche per la parità salariale e altre forme istituzioniali che hanno ormai introdotto una cultura di genere diffusa.

Seguono la Norvegia, la Finlandia, la Svezia, il Nicaragua, la Nuova Zelanda, l'Irlanda, la Spagna, il Ruanda e la Germania.

Tra gli europei la Germania e' il primo paese, con la Francia al quindicesimo posto. Mentre la Spagna scala ben 21 posizioni, collocandosi per la prima volta nella top 10.

L'Italia invece arretra, portandosi al 76esimo posto dal 70esimo dello scorso anno, confermandosi fanalino di coda in Europa a parte la Grecia (84), Malta (90), e Cipro (91). Il Wef sottolinea che probabilmente la maggior difficolta' per chiudere il gender gap e' nella scarsa rappresentanza femminile nei ruoli emergenti. E fa notare che anche laddove le donne siano professionalmente dotate per dei ruoli, non sono adeguatamente rappresentate.

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