Ancora impunite in Russia le violenze contro le donne, il caso delle tre sorelline assassine scuote il paese

Ancora impunite in Russia le violenze contro le donne, il caso delle tre sorelline assassine scuote il paese
di Franca Giansoldati
Mercoledì 25 Dicembre 2019, 20:43
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Anche la Russia presto potrebbe dotarsi (finalmente) di una legge ad hoc per punire la violenza contro le donne. Un passaggio normativo che non sembra però essere tanto amato dai settori più conservatori della società civile e della politica. Alcuni politici hanno sostenuto che in questo modo si andrebbero ad intaccare «i valori tradizionali della famiglia». Come se la violenza facesse parte integrante di una certa normalità famigliare.

A questo progetto sta lavorando da anni  Mary Davtyan, una giurista molto nota e specializzata nelle violenze domestiche, un fenomeno che in Russia resta ancora sottotraccia e poco denunciato. I dati sulle violenze non sono nemmeno aggiornati. Nel 2012 una donna su cinque in Russia ha avuto a che fare con episodi di violenza domestica, secondo Rosstat, il servizio statistico nazionale anche se alcuni recenti sondaggi hanno indicato un numero maggiore, circa il 25% delle donne ha avuto esperienze violente da parte del partner o del marito.

A questo si aggiungono le stime sui decessi. Si pensa siano migliaia. Ci sarebbe poi un dato ufficiale a fare riflettere: il 79% delle donne condannate per omicidio dal 2016 al 2018 - è stato per difendersi dagli abusi del partner. Nonostante questo il fenomeno delle violenze domestiche viene quasi giustificato «a causa della tradizione patriarcale russa che è profondamente radicata nella cultura» ha detto Davtyan. Il problema così resta per la maggior parte nascosto. 

Nel 2017 la Duma ha approvato una legge per depenalizzare alcune forme di abusi domestici. Il legislatore due anni fa ha cercato di dare ascolto alla parte più conservatrice del paese che chiedeva di difendere la famiglia da possibili elementi capaci di portare alla disgregazione del nucleo familiare. Alcuni gruppi femminili che si battono per i diritti delle donne avevano protestato con forza ma senza tanta fortuna. Nel 2018 ha fatto discutere l'opinione pubblica un terribile omicidio: è stato compiuto da tre sorelle adolescenti nei confronti del proprio padre, dopo anni di sofferenza psicologica e abusi sessuali. In tante città ci sono state manifestazioni di simpatia per le tre ragazzine, vittime di violenze sessuali sin da bambine. Le sorelle sono agli arresti domiciliari in attesa del processo. 

 

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