«Sono stata stuprata anch'io, stranamente non da qualcuno in questa stanza. Così questo è il mio generale 'f**k you!'», ha detto l'attrice prima di venir messa a tacere.
Un'altra spettatrice ha alzato la voce chiedendo che il produttore lasciasse il bar. Invece sono state costrette le due donne ad andarsene tra i fischi del pubblico: decisione che un portavoce dell'ex boss di Miramax ha attribuito ai gestori del locale. Weinstein si è sempre dichiarato non colpevole delle accuse per cui è stato incriminato sostenendo che gli atti di sesso in questione sono stati consensuali. «Era fuori con amici, cercando sollievo in una vita che è stata rivoltata da cima a fondo. É stato un episodio molto maleducato, la una prova di come il corso della legge di questi tempi sia soffocato dal giudizio dell'opinione pubblica che cerca di togliere alle corti l'ultima parola», ha detto un portavoce del produttore che deve essere processato in gennaio. Ieri per Weinstein sono arrivati nuove grane legali. L'attrice Rose McGowan ha fatto causa a lui e a due suoi ex avvocati per aver minacciato di bloccarle la carriera se lo avesse denunciato per stupro.