Junior Cally tra alcol e condanne per furto: chi è il rapper che rischia l'espulsione da Sanremo 2020

Junior Cally tra alcol e condanne per furto: chi è il rapper che rischia l'espulsione da Sanremo 2020
Junior Cally tra alcol e condanne per furto: chi è il rapper che rischia l'espulsione da Sanremo 2020
di Mattia Marzi
Lunedì 20 Gennaio 2020, 08:45 - Ultimo agg. 17:19
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Un uomo di 28 anni che ha a che fare con ossessioni e paranoie e che ha scelto una maschera come forma di protezione: ecco chi si nasconde dietro al costume di Junior Cally, il rapper in gara a Sanremo 2020 e al centro di polemiche negli ultimi giorni per i contenuti violenti e sessisti di alcune sue canzoni. Vero nome Antonio Signore, cresciuto a Focene, sul litorale romano, tra i cantanti che si esibiranno all'Ariston Junior Cally è forse quello meno noto al grande pubblico, nonostante di recente sia riuscito a farsi un nome nella scena rap (l'album Ricercato, uscito a settembre, ha debuttato al primo posto in classifica),e a Sanremo sperava di trovare la consacrazione.

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Junior Cally, la sua storia in un libro

È nel libro Il principe. È meglio essere temuto che amato, edito da Rizzoli a novembre, che il rapper racconta la sua storia e spiega i testi delle sue canzoni più significative. Compresa Arkham, tra quelle incriminate («State buoni a queste donne alzo minigonne», rappa Cally): lì il manicomio criminale di Gotham City, la città immaginaria dove si svolgono le avventure di Batman, simboleggia il piccolo paese in cui il rapper è nato e cresciuto e dal quale sogna di fuggire.

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BRUTTA FAMA
«Io a Focene avevo una brutta fama: ero quello che si drogava, da non frequentare. Mi fa ridere se penso che sono l'unico a non essersi mai drogato. Ma il paese è così», dice. A scuola, scrive, soffre a causa delle difficoltà economiche della sua famiglia («Non avevo soldi ed ero visto come il poveraccio in mezzo ai miei compagni benestanti») e in quel paesino si sente come in prigione: «In paese c'è poco da fare: scopi, bevi o ti droghi».
 
 

RISSE NOTTURNE
Le amicizie sbagliate rendono tutto più difficile: «Uscivo tutte le sere, mi ubriacavo, attaccavo briga e le risse notturne erano diventate una consuetudine». A un certo punto inizia anche a rubare: «Quando senti l'urgenza di avere successo e sai che non potrai riuscire in quello che vuoi fare magari perché non hai le stesse possibilità di uno che i soldi ce li ha, allora devi cercare di farli sti soldi. Come non ha importanza».

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LADRO D'AUTO
Un compagno finisce in un carcere minorile, arrestato per omicidio. Un altro va ai domiciliari per spaccio. Anche Signore ha problemi con la giustizia per furto d'auto e di gomme : «Mi sono preso un anno e due mesi. Dopo 4 anni sono stato chiamato per il processo, ho patteggiato 6 mesi con pena pendente che non ho dovuto scontare».
È nelle rime crude e violente del rap che Signore trova una valvola di sfogo, emulando a modo suo i grandi degli Usa. Su tutti, Eminem: «Volevo fare come lui, pensavo che potesse essere un linguaggio, una forma di espressione delle mie emozioni, del senso di ingiustizia che provavo». La fine di una turbolenta storia d'amore è la molla che fa nascere il progetto Junior Cally: «Aveva l'aria di quella che sarebbe arrivata, che si sarebbe realizzata, sognava di lavorare in ambasciata», ricorda della ex, «io invece, che secondo lei ero un fallito e non avrei dovuto fare rap, ho avuto successo».

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LE PROVE
Alla fine, Cally riesce trovare il suo posto nel mondo. Oggi, se ripensa al passato, gli viene voglia di chiedere scusa ai genitori: «Ho un senso di colpa nei loro confronti. So di aver dato molte preoccupazioni. Sono stato anche dipendente dall'alcol per molto tempo». Ieri Cally ha provato per la prima volta la sua No grazie sul palco dell'Ariston insieme all'orchestra. Lo sentiremo davvero?

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