Veronica: «Io, sopravvissuta al terremoto di San Giuliano e al crollo della scuola, ora faccio la maestra»

Veronica: «Io, sopravvissuta al terremoto di San Giuliano e al crollo della scuola, ora faccio la maestra»
Venerdì 1 Novembre 2019, 12:13 - Ultimo agg. 2 Novembre, 10:00
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Lo ricordiamo tutti come la strage dei bambini quel terremoto a San Giuliano di Puglia, nel Molise, che fece crollare la scuola elementare durante l'orario scolastico. Morirono 27 bambini - quasi tutta la generazione del '96 di quel paese - su 57 presenti e una maestra: era il 31 ottobre del 2002 e il dolore attraversò l'Italia, come l'immagine dei soccorittori che scavano a mani nude tra i pianti dei bambini sopravvissuti. La giustizia ha stabilito che quella scuola fu ristrutturata senza criteri di antisismicità  e chi furono i responsabili. Il destino ha regalato a una delle due bambine del '96 sopravvissute a quella tragedia l'occasione di ricominciare e restituire ad altri bambini la gratitudine nei confronti della vita. Veronica D'Ascenzo, 24 anni, la bambina del '96 che si era salvata insieme ad un'altra amica dal terremoto, Rachele, si è laureata e ora fa la maestra. Ha cominciato da pochi giorni, lavora a Roma all'Istituto San Giuseppe al Trionfale.

Immagini del terremoto del 2002 a San Giuliano di Puglia in Molise
 

Ricorda tutto di quel 31 ottobre del 2002. Come ha dichiarato a "Vieni da me" Veronica è sopravvissuta grazie anche alla vicinanza dell'amica Rachele, che l'ha aiutata a non soffocare nel suo stesso sangue. E' stata recuperata dopo otto ore «stavo per morire perchè non c'era più aria. Sono stata rianimata in barella». Vicino a lei c'era anche un'altra bambina, Martina, che non ce l'ha fatta: «Sentivo il suo braccio che via via diventava freddo. Non ho capito che stava morendo». 


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Quei momenti cambiano la vita per sempre. Puoi non riuscire più a ricominciare per i sensi di colpa, «perchè io sono sopravvissuta e loro no?». Puoi non riuscire a ricominciare e restare paralizzata dal dolore e nel dolore per la paura di essere nuovamente presa di mira dal destino. Puoi ricominciare a vivere, con la consapevolezza di non avere responsabilità per quello che è successo e di avere un dono, la vita, da valorizzare. Veronica, stando ai suoi racconti, ha scelto questa strada, la strada della gratitudine e della condivisione e ha scelto di concretizzarla attraverso la professione della maestra, in ricordo anche della maestra che è morta a San Giuliano, cercando, con il proprio corpo di salvare i bambini. «L'insegnante riesce a donare amore, voglio seguire i primi passi dei bambini. Essere un punto di riferimento positivo per le nuove generazioni».
E, naturalmente, sarà portatrice della battaglia per far sì che tutte le scuole d'Italia siano sicure.
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