Tentato omicidio del cassonetto, la storia di Francesca a teatro: «Un volo oltre il male»

Tentato omicidio del cassonetto, la storia di Francesca a teatro: un volo oltre il male
Tentato omicidio del cassonetto, la storia di Francesca a teatro: un volo oltre il male
Domenica 24 Novembre 2019, 04:12
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Milano, Roma, Potenza, Jesi, Treia, Matelica. Le città che hanno accolto e messo in cartellone “Non sono stata finita” in spazi di spicco come il Teatro Valle Occupato o la Casa internazionale delle Donne, nella Capitale. Scelto dal Teatro di Radiotre per la diretta nel 25 novembre 2016, nel 2019 si aprono le porte del Teatro Lauro Rossi di Macerata. “Non sono stata finita” sarà messo in scena lunedì 25 novembre, alle 21,30, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con le musiche di Cinzia Pennesi e la voce di Clara Galante che è anche regista e produttrice.

«In passato abbiamo fatto un incontro all’Università di Macerata - dice Clara Galante - ma a teatro a Macerata è la prima volta. Questo fatto di cronaca mi colpì proprio per l’autore, il direttore del teatro, cioè di un luogo dove si incontra la cultura, dove c’è scambio di idee». Nasce così un testo intimista e potente che Clara Galante, una volta finito, ha voluto sottoporre a Francesca perché - si sa - una parola sbagliata può fare malissimo. «Francesca mi disse: non ricordo nulla, ma tu hai scritto ciò che è successo. Per questo dico che noi donne siamo, su certi piani, unite concretamente» dice Clara Galante.

 «L’incontro tra me e Clara è stato fin dal primo momento speciale -dice Francesca Baleani - Clara mi contattò poco dopo essere uscita dall’ospedale di Treia, nel 2007, e mi disse ho scritto un piccolo testo, se me lo permetti vorrei mandartelo e vorrei tu lo leggessi». Nasce così l’incontro tra queste due donne, da un allegato word di una mail che Francesca, stampa e legge con emozione. «Clara aveva tanto paura di essere fraintesa, di farmi del male, tuttavia io compresi subito che c’era tenerezza e potenza nelle sue parole. Parlammo a lungo al telefono e il testo mutò ancora e ancora, perché Clara ogni volta riusciva a mettere a fuoco altre emozioni, mie e sue». “Non sono stata finita” è stupore per quel che ti accade e un inno alla vita. «Quando ne parlai con i miei familiari o amici tutti si rattristavano e mi dicevano che il titolo era forte, alcuni si arrabbiarono anche - dice Francesce e le scappa una risata - “Non sono stata finita” non è un testo biografico, parte da me, da quel fatto di cronaca del 4 luglio 2006, ma io avevo compreso da subito che il messaggio di Clara era universale, un messaggio di rinascita. E’ un volo, oltre il male che si può subire».


Francesca Baleani racconta di aver già visto “Non sono stata finita”. A Roma, alla Casa Internazionale delle Donne, a Treia e nel 2016 al Teatro Due di Roma. Come sarà per lei rivederlo a Macerata? «La mia vita e la donna di “Non sono stata finita” viaggiano su due binari paralleli, ormai. C’è un giusto e sano distacco tra ciò che di potente Clara porta in scena e quanto mi è accaduto. E’ stata una sorpresa anche per me sapere che lo spettacolo sarebbe stato messo in scena a Macerata, il 25 novembre. Sono molto felice per la mia amica Clara, per questo suo messaggio che ci accomuna e che instancabilmente porta sulle scene dal 2008. Credo sia importante non smettere mai di parlare di violenza sulle donne». Francesca Baleani continua a non ricordare nulla di quanto ha subito e di cui porta addosso i segni, mentre il suo ex Bruno Carletti è uscito dal carcere e ha ripreso a lavorare a teatro. 

 
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