Violenza, la rivoluzione a passo di danza: oggi flash mob a Roma e in altre piazze

Violenza, la rivoluzione a passo di danza: oggi flash mob a Roma e in tante altre piazze
Violenza, la rivoluzione a passo di danza: oggi flash mob a Roma e in tante altre piazze
di Maria Lombardi
Sabato 15 Febbraio 2020, 09:28 - Ultimo agg. 12:57
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La rivoluzione a passo di danza. Un miliardo di voci, in tutto il mondo, contro la violenza sulle donne. La festa degli innamorati è l’occasione per urlare «basta» e farlo con la forza del messaggio e la potenza dei passi. Tra ieri e oggi, va ancora una volta in scena “One Billion Rising”, il flash mob internazionale ideato dalla drammaturga e attivista femminista Eve Ensler. In Italia oltre 50 le piazze invase da musica, colori e dalla danza collettiva “Break the Chain”, che rappresenta nel mondo un messaggio contro la violenza sulle donne. I numeri anche nel nostro paese sono allarmanti: già 13 i femminicidi nel 2020. A fine gennaio in una settimana sono state uccise sei donne.

 



A Roma da questa mattina nelle metropolitane, nelle piazze, gruppi di attrici e attori metteranno in scena azioni teatrali a sorpresa. Nel pomeriggio, alle 15, l’appuntamento (patrocinato dal Municipio Roma I in collaborazione con Teatro OffOff e Differenza Donna) è in piazza San Silvestro. «È ora di fare la rivoluzione», lo slogan dell’evento. «Vi aspettiamo, ognuno di noi può fare la differenza». Da nord e sud, tantissime le città che hanno risposto all’appello: da Trento a Palermo, passando per Torino, Bologna, Taranto e Catanzaro.

Violenza sulle donne, il 14 febbario flash mob in tutto il mondo: un miliardo a passo di danza

TEATRO DI STRADA
Seguendo il modello del teatro di strada attiviste e attivisti, attrici e attori, musicisti leggono e ballano puntando l’attenzione sulla necessità che le donne vengano credute quando trovano il coraggio di denunciare. E così in tutto il mondo, One Billion Rising coinvolge oltre un miliardo di persone, dagli Usa alle Filippine, dalla Cina alla Russia e alla Nuova Zelanda. «Leggendo ad alta voce parole che declinano le molte forme della violenza in atto sulle donne, vogliamo aprire un nuovo e più ampio dibattito sui diritti, le disuguaglianze economiche, lo sfruttamento e la discriminazione delle donne in tutto il mondo». Ideata nel 2013 da Eve Ensler, autrice de “I monologhi della vagina” l’iniziativa vuole richiamare l’attenzione su quella che è diventata ormai un’emergenza. Le Nazioni Unite stimano che una donna su tre nel mondo sarà picchiata o stuprata nel corso della vita: questo significa un miliardo di donne e bambine. La campagna One Billion Rising - scrivono le organizzatrici - invita a «levarsi e insorgere contro la violenza con l’atto liberatorio della danza».

 
 


PAROLA D’ORDINE
L’anno scorso il tema scelto era quello della giustizia. La parola d’ordine quest’anno è ancora più forte: rivoluzione. «Una parola ancora più evocativa. Una scelta coraggiosa e veritiera perché contro la violenza sulle donne e le bambine è proprio una rivoluzione quello che serve: una rivoluzione della politica e una rivoluzione culturale che mini alla base le strutture e i presupposti ideologici che legittimano violenza e discriminazioni di genere». Dal 2013 in tutto il mondo San Valentino si è trasformato in una manifestazione gioiosa e non violenta. A One Billion Rising - movimento globale, laico, apartitico - aderiscono più di 180 paesi e la campagna è sostenuta da organizzazioni come Amnesty International e Equality Now, e testimonial d’eccezione come Robert Redford, Yoko Ono, Naomi Klein, Jane Fonda, Laura Pausini, il Dalai Lama, Anne Hathaway, Berenice King e Michelle Bachelet. 

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