Met Gala 2019 a tutto kitsch, da Gucci a Lady Gaga ecco chi ci sarà (e cosa indosseranno)

Met Gala 2019 a tutto kitsch, da Gucci a Lady Gaga ecco chi ci sarà (e cosa indosseranno)
di Ughetta Di Carlo
Martedì 16 Ottobre 2018, 08:39 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 11:22
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Mancano alcuni mesi all’evento più fashion dell’anno, ma le anticipazioni appena uscite lo rendono ancora più glamour. Mettiamo insieme Lady Gaga, Alessandro Michele, Harry Styles, Serena Williams e Anna Wintour e il gioco è fatto. Saranno loro gli ospiti del Met Gala 2019, il prossimo 6 maggio 2019, quando avrà inizio l’evento più eccentrico dell’anno, con il red carpet organizzato dal mega direttore di Vogue Usa con un tema molto attuale fatto di eccessi. La mostra sarà al Metropolitan Museum of Art Costume Institute dal 9 maggio all’8 settembre e si chiamerà ‘Camp: Notes on Fashion’. Il termine ‘camp’ “si riferisce all’uso deliberato, consapevole e sofisticato del kitsch nell’arte, nell’abbigliamento e negli atteggiamenti”. La scrittrice e intellettuale statunitense Susan Sontag nel 1964 sosteneva che il "camp è l'amore dell'innaturale, dell'artificio e dell'esagerazione, lo stile a scapito del contenuto”.

Sarà lo stilista, che ha conquistato i Millennials, Alessandro Michele, deus ex machina di Gucci, a guidare la partnership del brand fiorentino con l’organizzazione della mostra. Chi più di lui può riuscire a stupire in occasione di una manifestazione così prestigiosa per il fashion system? Il designer con forza e stile ha saputo riportare il gusto dell’eccesso ai fasti meravigliosi del suo passato decadentista. 

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 Alessandro Michele è perfettamente allineato al concetto di camp della Sontag: “l’unica abilità di combinare l’arte con la cultura pop”. E oggi secondo lo stilista “stiamo attraversando un momento molto Camp”. E’ molto importante per il progresso culturale guardare a ciò che viene spesso liquidato come ‘frivolo’, ma che in realtà può essere uno strumento potente”, ha spiegato Andrew Bolton, curatore anche quest’anno della mostra che rispetto all’anno passato (il titolo era "Corpi celestiali: fashion e immaigianrio cattolico") fa un salto dal sacro al profano scommettendo su ironia, cultura pop e kitsch.

Non è un caso che in occasione del novantesimo anniversario della nascita di Andy Warhol, a Roma, al Vittoriano sia in corso una mostra che celebra l’artista psichedelico, centro catalizzatore della cultura newyorkese, il personaggio che ha stravolto qualunque definizione estetica precedente, cambiando con la sua pop art i connotati del mondo dell’arte, musica, cinema e moda. Stiamo vivendo un anno estremamente pop.
 
Al Metropolitan il Camp sarà il protagonista assoluto. Verranno esposti 175 pezzi: oggetti, abiti, bozzetti, provenienti da moda uomo e moda donna, più sculture e quadri che abbracceranno opere dal 17esimo secolo ad oggi. Non mancheranno i riferimenti e le variazioni sul tema OPS che spiegheranno l’aderenza della definizione di Camp al mondo delle sottoculture Queer a partire dall’800. Saranno inoltre presenti creazioni di Thom Browne, Demna Gvasalia, Marc Jacobs, Jean Paul Gaultier, John Galliano, Stephen Jones. E anche pezzi di Thierry Mugler, Rudi Gernreich, Franco Moschino, Miuccia Prada, Elsa Schiaparelli, Viktor & Rolf, Vivienne Westwood, Gianni e Donatella Versace. E naturalmente Dapper Dan, il sarto fuorilegge di Harlem, quello che vestiva tutti i rapper più famosi degli anni ‘80 e ‘90 con le stampe dei brand più famosi ma senza autorizzazione con note cause milionarie e che ora è stato di  grande ispirazione per Alessandro Michele che gli ha dedicato una collezione e una rivincita personale.

Gli ospiti dell’evento Lady Gaga, Serena Williams e Harry Styles sono stati scelti per le loro peculiarità straordinarie. Lady Gaga è l’icona che stupisce con look eccentrici e uno stile estetico molto pop. Harry Styles è il volto dell’ultima campagna di Gucci ed è il simbolo della Generazione Z, quella che offre un’interpretazione moderna al concetto di camp. Infine Serena Williams è la campionessa di tennis più amata dagli americani, esteticamente interessante e simbolo di una donna forte e determinata, naturalmente esagerata. A partire da loro tante sorprese e la curiosità di vedere fino a cosa si spingerà il prossimo Met Gala della "esasperazione consacrata".
 
 
 

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