Haute Couture primavera estate 2021: dal crossgender di Valentino alla voglia di rinascita di Chanel

Haute Couture primavera estate 2021: dal crossgender di Valentino alla voglia di rinascita di Chanel
Haute Couture primavera estate 2021: dal crossgender di Valentino alla voglia di rinascita di Chanel
di Chiara Rocca
Martedì 26 Gennaio 2021, 22:05
4 Minuti di Lettura

Una danza tra mente e corpo, una celebrazione dell’umano attraverso la bellezza senza tempo del fatto a mano. È così che la maison Valentino descrive sui suoi profili social la sfilata Haute Couture primavera estate 2021 andata in scena nell’imponente Sala Grande della Galleria Colonna di Roma. Un tempio barocco scelto da Pierpaolo Piccioli per dar voce a creature e creazioni in grado di attraversare il tempo, infondendo alla tradizione i valori della contemporaneità. I settantratré look, accompagnati dalla musica trip hop di Robert del Naja, leader dei Massive Attack, parlano del qui e dell’ora, della necessità di riconnettersi con la fattezza stessa dell’abito, pensato per essere realizzato a immagine e somiglianza di ogni singolo individuo.

Ci sono le movenze lente, accompagnate di una Couture ma c’è la novità dichiarata del crossgender: gli uomini si alternano alle donne in passerella e gli abiti possono essere indossati da entrambi. Non c’è separazione, di alcun tipo. Maniche lunghe e colli alti, scarpe dal plateau esagerato, colori forti e sgargianti. Perché questo è il presente di Pierpaolo Piccioli, questo è il futuro della moda. L’oro, in pendant con la location, è il grande protagonista di questa Couture, declinato in tutte le sue forme e sfumature. Gli abiti da sera intrisi di paillettes, accompagnati da capelli molto lunghi e da scarpe dal plateau decisamente over in pelle dorata, danno vita a silhouette allungate che si accompagnano ad abiti dalla gonna molto ampia, pantaloni alla caviglia e giacche over. Seta, taffeta, cashmere declinati nelle più svariate modalità e colori dal forte impatto visivo, dalla forte luminosità per raccontare la libertà e la bellezza di essere chiunque si voglia. 

Ogni abito è un’opera d’arte e indossarlo vuol dire celebrare l’intenso e passionale lavoro che nasconde. A dare voce alla produzione della collezione, ai volti dei sarti, agli shooting fotografici, a tutto il processo del dietro le quinte, ci penserà il 29 gennaio un corto fatto di sequenze algoritmiche realizzato in collaborazione con Mario Klingemann.

La voglia di rinascere è, invece, il messaggio che Virginie Viard ha voluto lanciare con la sfilata Haute Couture primavera estate 2021 di Chanel.

Evento in digitale, come tutti gli altri, ma, allo stesso tempo, con un occhio alle stagioni passate. La location, per esempio, è il Grand Palais di Parigi, punto di riferimento della maison da anni, e poi gli spettatori, non erano del tutto assenti. La direttrice creativa di Chanel ha organizzato un qualcosa di intimo, “come una festa di famiglia, un matrimonio” diretto dalla regia dell’olandese Anton Corbijn, ma senza rinunciare a qualche ospite d’eccezione. Ad osservare le modelle volteggiare tra archi di fiori e petali sparsi per terra, c’erano Penélope Cruz, Marion Cotillard, Izïa Higelin, Vanessa Paradis, Lily-Rose Depp, Alma Jodorowsky, Joana Preiss. La sequenza della sfilata è una proiezione di una realtà che tutti noi ci auguriamo di vivere presto. Si passa dal bianco e nero iniziale ai colori, sempre eleganti e delicati.

Le modelle si muovono come delle muse ispiratrici e i loro volti raccontano spensieratezza, semplicità, speranza. Tutto è intriso di luce e profumo, gli abiti sono rispondenti ai canoni della maison: si passa dai tailleur in tweed colorato ai corpetti con gonne in tulle dai colori pastello, agli abiti alla caviglia con gonna ampia o a balze di crêpe georgette per poi arrivare a giacche di paillettes colorate. Non manca la classica alternanza bianco e nero, sia negli abiti che nelle Mary-Jane con tacco e doppio cinturino. Gli accessori sono floreali, come la scenografia. Dopo aver danzato con abiti che parlano di purezza incontaminata e sensualità, le protagoniste si siedono accanto alle ospiti raccogliendo una camelia bianca, fiore simbolo della maison. Chiude in bellezza la modella belga Lola Nicon con un abito da sposa made in Chanel, lungo in crêpe di raso ecru e il velo a strascico ricamato da Lesage con farfalle di strass e perle. Una poesia. 

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