Talebani a Kabul: «Proclameremo l’Emirato islamico». Partito il volo di rimpatrio degli italiani

Talebani a Kabul: «Proclameremo l Emirato islamico». Partito il volo di rimpatrio degli italiani
Talebani a Kabul: «Proclameremo l’Emirato islamico». Partito il volo di rimpatrio degli italiani
di Giuseppe Scarpa
Domenica 15 Agosto 2021, 09:06 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 07:02
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I talebani sono entrati a Kabul e sono pronti a dichiarare la nascita dell'Emirato islamico dell'Afghanistan dal palazzo presidenziale di Kabul. Lo riporta l'agenzia britannica Pa su Twitter. Sono in corso sparatorie all'aeroporto della città, dove si è sviluppato anche un incendio, e lo scalo aereo è stato chiuso per i voli commerciali, come apprende il Messaggero da fonti qualificate: Decollano soltanto gli aerei americani e dei Paesi che portano in salvo il loro personale diplomatico assieme a concittadini e gli afghani che hanno lavorato per loro. «L'aeroporto di Kabul sotto tiro»: l'allerta è stata diramata dall'ambasciata Usa in Afghanistan, che riferisce di spari nello scalo della capitale, rende noto la Bbc. I funzionari americani hanno ordinato ai connazionali della zona di mettersi al riparo, poiché «la situazione della sicurezza a Kabul sta cambiando rapidamente».

Di Maio: «Partito il volo di rimpatrio degli italiani»

«In questo momento il volo dell'aeronautica militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul».

Lo ha annunciato il ministro Luigi Di Maio allo speciale Afghanistan di Radio 1.

«Devo sottolineare lo sforzo messo in atto in queste ore dal Corpo diplomatico, dal Ministero della Difesa, dalla nostra intelligence - ha detto ancora il ministro degli Esteri Di Maio -. Il nostro obiettivo è stato mettere in sicurezza il personale dell'Ambasciata italiana e di tutti i connazionali che hanno risposto al nostro appello anche perché la nostra priorità è quella di proteggere gli italiani coinvolti. Questo è il primo dei voli che nei prossimi giorni continueranno a decollare da Kabul alla volta dell'Italia per rimpatriare connazionali».

«In Afghanistan rimarrà un presidio diplomatico» italiano, «così come succede con le altre ambasciate straniere, e seguirà il protocollo di tutti gli altri Paesi del mondo che erano presenti in Afghanistan, nell'aeroporto di Kabul», ha aggiunto Di Maio. «È chiaro che vedremo anche l'evolversi della situazione nelle prossime ore e decideremo come rimodulare il dispositivo nei prossimi mesi».

Caos all'aeroporto di Kabul

 

È caos all'aeroporto di Kabul, dove, secondo la Bbc che cita testimoni, la gente corre sulla piste pur di riuscire a salire sugli aerei e lasciare il Paese. L'ambasciata Usa aveva lanciato l'allarme sulla sicurezza dell'aeroporto e la Nato assicurato il suo aiuto per gestire le evacuazioni.

Delegazioni talebane all'interno del palazzo presidenziale

Otto o nove rappresentanti delle delegazioni talebane sono attualmente all'interno del palazzo presidenziale afghano, secondo quanto riferito da una fonte alla Cnn. Tra loro c'è Anas Haqqani, fratello del vice leader talebano Sirajuddin Haqqani, ha aggiunto la fonte. I talebani affermano che non entreranno a Kabul con la forza. Intanto il presidente afghano Ashraf Ghani avrebbe lasciato il Paese. Lo riportano alcune fonti, tra cui l'agenzia locale Tolonews. Con lui anche il vicepresidente Amrullah Saleh. Il presidente si sarebbe trasferito in Uzbekistan, ha riferito il canale Al Jazeera, citato dal Guardian. Il leader avrebbe raggiunto la capitale uzbeka Tashkent - a circa 700 miglia a nord di Kabul - con sua moglie, il suo capo di gabinetto e il suo consigliere per la sicurezza nazionale.

I suoi collaboratori hanno chiarito di non poter dire nulla per motivi di sicurezza. Stamattina, il ministro della Difesa, Bismillah Mohammadi, ha affermato che Ghani gli avrebbe affidato l'autorità di risolvere la crisi in atto nel Paese.

Intanto sono state segnalate sparatorie in diverse parti di Kabul. Lo riportano testimoni oculari e il ministero degli interni afghano, secondo quanto riferisce il Guardian. Un portavoce dei talebani ha appena confermato che i loro combattenti sono entrati in massa nella città in risposta a un «problema di legge e ordine».

Domani a Doha in cerca di un accordo

Domani una delegazione del governo di Ghani si dovrebbe recare a Doha per intraprendere dei colloqui sulla situazione del Paese. La delegazione dovrebbe comprendere leader politici di primo piano, tra cui Younus Qanooni, Ahmad Wali Massoud, Mohammad Mohaqiq. Secondo fonti vicine ai talebani hanno affermato che è stato concordato che Ghani si dimetterà dopo un accordo politico e consegnerà il potere a un governo di transizione.

I talebani hanno ordinato ai loro militanti di aspettare vicino alle porte di Kabul e di non tentare di entrare in città e spiegando loro che il governo della Repubblica islamica dell'Afghanistan sarà responsabile della sicurezza di Kabul fino al termine del «processo di transizione».

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Funzionari afghani in fuga da Kabul

Un certo numero di alti funzionari afgani, tra cui alcuni consiglieri del presidente Ashraf Ghani, sono arrivati nella sala Vip dell'aeroporto di Kabul in attesa di un volo per lasciare la capitale. Lo ha riferito alla Cnn una fonte allo scalo internazionale Hamid Karzai della città. La loro destinazione è sconosciuta. La Cnn riferisce che nelle prime ore di oggi, un volo Air India da Delhi è atterrato all'aeroporto di Kabul, secondo i dati di tracciamento del volo, mentre un aereo Emirates in arrivo da Dubai ha evitato l'atterraggio proseguendo il volo.

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Prosegue l'avanzata dei talebani che hanno iniziato l'assedio alla Capitale dopo aver conquistato anche la città chiave di Jalalabad, nell'est dell'Afghanistan. Jalalabad, la capitale della provincia di Nangarhar, è stata catturata senza combattere, come hanno spiegato all'agenzia tedesca Dpa due consiglieri provinciali e un residente.

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Afghanistan, civili in fuga

Nell'imminenza della presa del potere da parte dei talebani, la gente sta scappando da Kabul anche in auto, causando lunghe code di traffico in uscita dalla città. Lo riporta la Bbc mostrando le immagini della fuga. I talebani sono alla periferia della capitale, ma hanno ordinato ai loro combattenti di astenersi dal perpetrare violenze e di consentire un passaggio sicuro a chiunque scelga di andarsene. Alcune persone, secondo quanto viene riferito, abbandonano i veicoli fermi in coda e proseguono a piedi verso l'aeroporto.

Anche Bamiyan è caduta

Il portavoce dei talebani ha annunciato che anche Bamiyan è caduta: la città e la sua valle sono famose per i Buddha distrutti proprio dai talebani esattamente 20 anni fa, nel 2001. Lo riferiscono i media internazionali in un aggiornamento della drammatica situazione in Afghanistan.

L'avanzata dei talebani

I talebani sono entrati a Jalalabad alle 6 del mattino (1.30 Gmt), hanno spiegato alla Dpa. La cattura della città di Jalalabad con una popolazione stimata di oltre 280.000 abitanti e di altre aree della provincia dà agli insorti il ​​controllo del valico di frontiera di Torkham, la più grande rotta commerciale e di transito tra l' Afghanistan e il Pakistan. I talebani ora controllano almeno 25 capoluoghi di provincia delle 34 province dell' Afghanistan. Tutte queste città sono state catturate in 10 giorni. Mentre i talebani avanzano verso Kabul, paesi tra cui Stati Uniti, Germania e Francia hanno iniziato le operazioni di evacuazione del personale locale dall' Afghanistan.

 

Pakistan chiude valico di frontiera

Il Pakistan ha chiuso un valico di frontiera chiave con l'Afghanistan lasciando migliaia di viaggiatori bloccati su entrambi i lati del confine dopo che i talebani hanno preso il controllo dall'altra parte della frontiera. Il ministro dell'Interno Sheikh Rashid ha annunciato la decisione di chiudere il terminal di Torkham nel nord-ovest del Pakistan senza dare una tempistica per la riapertura del valico di frontiera. Ha detto che la decisione è stata presa dopo che il lato afghano del confine è passato sotto il controllo dei talebani in seguito alla conquista di Jalalabad.

Talebani nel palazzo del signore della guerra

Decine di combattenti talebani che armi in pugno entrano nel sontuoso palazzo Abdul Rashid Dostum, signore della guerra e acerrimo nemico degli insorti che avrebbe dovuto difendere la città di Mazar-i-Shariffuggiti e invece è fuggito. A mostrarli è un video diffuso da Al Arabya nel quale gli insorti si riprendono mentre ridono e si siedono sui divani di raso, passandosi i servizi di tè dorati e mostrando i lo sfarzo del palazzo.

 

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La posizione della Nato e la Germania chiude l'Ambasciata

Una soluzione politica in Afghanistan è «più urgente che mai», così la Nato in una nota. La Germania ha chiuso oggi la sua ambasciata a Kabul e ha chiesto ai cittadini tedeschi di lasciare l'Afghanistan. «La situazione della sicurezza è peggiorata drasticamente. L'ambasciata tedesca a Kabul è chiusa dal 15 agosto», così il ministero degli Esteri tedesco. Questo il comunicato apparso sul sito del ministero tedesco.

Gli usa rifiutano il paragone con il Vietnam

Respinge ogni paragone con Saigon il segretario di Stato americano Antony Blinken e assicura che gli obiettivi della guerra in Afghanistan sono stati raggiunti. Gli Stati Uniti hanno utilizzato elicotteri militari per trasportare funzionari e diplomatici all'aeroporto dal loro complesso fortificato dell'ambasciata a Kabul. Lo riferisce la 'Bbc'. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha ordinato il dispiegamento di ulteriori 1.000 soldati statunitensi per supportare l'evacuazione, oltre ai 3.000 già schierati nei giorni scorsi.

Si pensa che attualmente circa 1.400 dipendenti stanno lavorando nel Paese, mentre i media statunitensi riferiscono che anche un gruppo di diplomatici che sono destinati a rimanere nel Paese sarà trasferito in una nuova posizione sicura.

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