«Alec Baldwin potrebbe essere accusato di omicidio». L'assistente regista ammette: non ho controllato l'arma

Recuperate sul set circa 500 munizioni e tre revolver. Il tecnico delle luci accusa l'armiere

«Alec Baldwin potrebbe essere accusato di omicidio». L'arma era di un'azienda italiana
«Alec Baldwin potrebbe essere accusato di omicidio». L'arma era di un'azienda italiana
Mercoledì 27 Ottobre 2021, 20:45 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 01:36
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Non si escludono potenziali accuse penali nei confronti di Alec Baldwin, l'attore che ha incidentalmente ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set del film Rust. A riferirlo è stato il procuratore della contea di Santa Fe Mary Carmack-Altwies in un'intervista rilasciata al New York Times: «Non abbiamo escluso nulla. A questo punto tutte le ipotesi, anche accuse penali, sono sul tavolo. Sul set c'era un enorme ammontare di proiettili e dobbiamo capire» quale ha colpito Hutchins. Gli investigatori hanno rinvenuto sul set tre revolver e diverse munizioni all'interno di scatole, sparse e in marsupi. 

 

 

Tecnico luci: «Negligenza armiere»

Il responsabile delle luci di Rust, Serge Svetnoy, pubblica quella che si ritiene essere l'ultima foto di Halyna Hutchins. L'immagine è scattata all'interno della chiesa dove stavano girando e si vede la Hutchins con le cuffie e sullo sfondo Alec Baldwin. Nel diffondere la foto - insieme ad un'altra immagine che lo ritrae vicino alla donna - Svetnoy offre la sua versione dei fatti: «è stata colpa della negligenza e della mancanza di professionalità. La negligenza di chi doveva controllare l'arma sul set e non lo ha fatto, di chi avrebbe dovuto dire che c'era un'arma carica sul set e non lo ha fatto, di chi avrebbe dovuto controllare l'arma prima di portarla sul set». «Sono sicuro che c'erano professionisti in ogni divisione eccetto in uno, quello che doveva controllare le armi. Non è possibile che una ragazza di 24 anni possa essere armiere professionista», ha detto riferendosi a Hannah Gutierrez Reed, l'armiere sul set. 

 

 

L'assistente regista: non ho controllato l'arma

L'assistente regista del film 'Rust', David Halls, ha ammesso di non aver controllato tutte le pallottole della pistola di scena che lui stesso ha passato ad Alec Baldwin prima della tragedia che ha portato alla morte della cineoperatrice Halyna Hutchins. L'ammissione emerge dal verbale stilato dopo gli interrogatori seguiti al mandato di perquisizione.

 

Il mistero delle munizioni sul set 

«I fatti sono chiari: è stata data una pistola a Baldwin che era funzionale ed ha sparato una pallottola vera che ha ucciso Hutchins», ha detto Mendoza spiegando che l'Fbi sta analizzando una proiettile estrammto dalla spalla del regista Souza. Nella conferenza stampa è intervenuta anche la procuratrice distrettuale, Mary Carmack-Altwies, che ha sottolineato che l'inchiesta è appena iniziata, che si stanno ascoltando decine di testimoni e che tutte le opzioni, comprese possibili incriminazioni, sono sul tavolo. «Se i fatti e la legge sostengono le accuse io allora avvierò l'incriminazione - ha detto - sono un procuratore eletto perché non prendo decisioni e conclusioni affrettate».

L'arma era di un'azienda italiana

L'arma utilizzata da Baldwin era un revolver F.Lli Pietta Colt .45, ha detto Mendoza. F.Lli Pietta è un'azienda italiana nota soprattutto per la produzione di repliche di armi storiche utilizzate nei western. Anche altre due armi di scena, che erano nelle immediate vicinanze dell'incidente, sono state recuperate dalla polizia, ciò che Mendoza ha descritto come "un revolver .45 dell'esercito a singola azione" e "un revolver di plastica non funzionante". Le autorità hanno ottenuto un mandato di perquisizione per le riprese, ma Mendoza ha affermato che non ne esiste nessuna scena che abbia catturato la sparatoria.

 

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