Mancano pochi metri per raggiungere Julen. Si continua a scavare a Totalan, anche se si affievolisce sempre più la speranza di trovare ancora vivo il piccolo Julen, il bimbo caduto in un pozzo vicino Malaga. Il tribunale di Malaga intanto ha aperto un'inchiesta sull'incidente. Il pozzo, secondo le prime informazioni, sarebbe stato scavato senza le dovute autorizzazioni, che non risultano agli uffici competenti.
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Questo nuovo ostacolo si è presentato è negli ultimi metri della galleria, e per accelerare il processo i tecnici stanno lavorando direttamente sul tubo per ridurne il diametro nel tratto finale.
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Intanto è stato risolto il problema tecnico che ieri ha ritardato le operazioni di recupero del piccolo Julen, intrappolato dal 13 gennaio. Sono ricominciati quindi i lavori di rinforzo del tunnel verticale - parallelo al pozzo - con tubi di acciaio per evitare frane e agevolare le operazioni di recupero. Ieri, a causa di una differenza di diametro del tunnel dovuta alla composizione del terreno, sono stati rimossi e sostituiti tutti i tubi che erano già stati installati. Tuttavia, non si è ancora arrivati alla fase finale dell'operazione, ovvero la realizzazione di un tunnel orizzontale di collegamento tra quello parallelo al pozzo e il pozzo stesso, che dovrebbe permettere ai soccorsi di raggiungere il piccolo. Secondo quanto scrive oggi El Pais, quest'ultima fase richiederà un massimo di 24 ore.
Intanto, rispondendo alle critiche, il delegato del Governo in Andalucía, Alfonso Rodríguez Gómez de Celis, ha sottolineato che in questi giorni, poco più di una settimana, sono state smosse 40mila tonnellate di terreno e materiali: un lavoro che in tempi normali avrebbe richiesto mesi.
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