Bangladesh, dopo le proteste in piazza si va verso la pena di morte in caso di violenza sulle donne

Bangladesh, dopo le proteste in piazza si va verso la pena di morte in caso di violenza sulle donne
Lunedì 12 Ottobre 2020, 16:19 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 10:58
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Pena di morte per lo stupro. È quanto si appresta ad approvare il Governo del Bangladesh. La decisione dopo l'esplosione delle proteste nel Paese, in seguito a diversi episodi di violenza sessuale sulle donne. Il portavoce del governo Khandaker Anwarul Islam ha reso noto, infatti, che il presidente Abdul Hamid potrebbe emettere un'ordinanza finalizzata a modificare l'attuale contenuto della legge. L'emendamento ancora da definire nel dettaglio, mira a garantire una maggiore tutela di donne e bambini, oltre a una risoluzione più rapida dei processi ed è atteso per martedì prossimo.  

Ad oggi, in Bangladesh, la punizione massima per lo stupro è l'ergastolo, fatto salvo il caso di morte della vittima.

In tali situazioni infatti è consentita la pena capitale. Ad imporre un'accelerazione nei provvedimenti, i ripetuti fatti di violenza succedutisi nelle ultime settimane a Dacca, ma, più in generale, in tutto lo Stato. I gruppi locali nati per tutelare i diritti umani hanno confermato l'aumento delle violenze. Tra gennaio ed agosto, secondo Ain o Salish Kendra, associazione che si batte per i diritti delle donne, gli stupri sarebbero stati 889 e almeno 41 i decessi a causa della violenza subita. Ad aggravare il quadro, l'esiguo numero di denunce delle vittime, spesso tormentate dall'idea di subire ritorsioni. Il sistema giudiziario del Bangladesh, inoltre, è lento e spesso sono necessari anni prima di arrivare a una sentenza. 

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Le proteste in tutto il Paese sono esplose soprattutto in seguito alla pubblicazione di un video su Facebook. Nel filmato una donna è spogliata e aggredita da un gruppo di uomini. Secondo la Commissione nazionale per i diritti umani, la vittima nell'ultimo anno era stata già più volte violentata. Un'altra donna, in auto con il marito, è stata invece trascinata nel dormitorio di un college, dove è stata violentata da un gruppo di uomini, poi arrestati. 

 

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