Bars, le truppe segrete di Putin: ecco l'asso nella manica dello zar per vincere la guerra in Ucraina

Il leader del Cremlino potrebbe ricorrere a misure drastiche per cercare di raggiungere i suoi obiettivi

Bars, le truppe segrete di Putin per vincere la guerra in Ucraina
Bars, le truppe segrete di Putin per vincere la guerra in Ucraina
Alessandro Strabiolidi Alessandro Strabioli
Lunedì 16 Maggio 2022, 10:32 - Ultimo agg. 17 Maggio, 08:56
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Dopo la riuncia alla conquista di Kiev, la tenacia della resistenza ucraina sta mettendo in difficoltà i russi anche sul versante nord-orientale. L'Armata di Putin arranca, sbaglia manovre, rinuncia a obiettivi. I fronti di guerra sono tutti a rischio: l'offensiva sul Donbass è in stallo, l'acciaieria di Azovstal - ultimo bastione di Mariupol - è un enigma, mentre la regione della seconda città del Paese, Kharkiv, quasi al confine russo, da giorni è teatro di una controffensiva delle forze di difesa che sono riuscite a riprendere il controllo di diversi villaggi. Per il think-tank americano Institute for the Study of War le forze ucraine stanno «costringendo il comando russo a fare scelte difficili», ossia concentrare i propri bombardamenti sulle truppe di difesa piuttosto che sulle città. Gli obiettivi principali in questa fase per Putin sono quelli di stringere la morsa su Severodonetsk ed avvicinarsi a Kramatorsk, la principale città del Donbass ancora in mano agli ucraini. Ma anche sul Mar Nero, altro fronte sensibile, l'esercito di Mosca non riesce ancora a chiudere la partita di Mariupol.

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La nuova strategia 

Ecco allora che in un'ottica di una «guerra lunga», il leader del Cremlino potrebbe ricorrere a misure drastiche per cercare di raggiungere i suoi obiettivi. In un'audizione alla commissione Difesa del Senato, la direttrice dei servizi Usa Avril Haines e il capo di quelli militari, il generale Scott Berrier, hanno delineato un quadro molto dettagliato di quella che potrebbe essere la nuova strategia di Putin: estendere il conflitto e creare un corridoio di terra fino alla Transnistria, l'enclave di Mosca in Moldova.

Un disegno, hanno aggiunto, che gli consentirebbe di unirla al sud-est dell'Ucraina, se riuscirà a conquistarlo.

L'asso nella manica

L'operazione richiederà tempo e risorse ed è per questo che il presidente russo potrebbe presto ricorrere al suo asso nella manica, una carta che lo zar non si sarebbe mai aspettato di dover utilizzare. Sono numerose le fonti che ipotizzano l'impiego dei Bars, le cosiddette Riserve combattenti del Paese. Organizzato in maniera impeccabile per quanto riguarda la divisione dei ruoli, la compattezza nell’azione e la rapidità di esecuzione, il Bars si compone di altri centomila uomini da usare nel passaggio dall’offensiva alla difesa nel corridoio terrestre vicino alla Crimea.

«Putin deve affrontare una discrepanza tra le sue ambizioni e le attuali capacità militari delle sue forze», ha detto la direttrice dei servizi interni americani, spiegando che questa dicotomia potrebbe portare ad una fase diversa della guerra in Ucraina, «meno prevedibile e più basata su decisioni ad hoc, prese sul momento». «L'andamento attuale del conflitto aumenta la probabilità che lo zar possa assumere misure più drastiche, tra cui l'imposizione della legge marziale, il riorientamento della produzione industriale o azioni che potrebbero portare ad un'escalation militare».

di Alessandro Strabioli

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