Bimbo di 6 anni torturato dal padre e dalla matrigna, le urla strazianti nel video precedente la morte: «Nessuno mi ama»

Secondo i giurati Arthur è stato avvelenato con il sale, privato del cibo e costretto a stare in piedi per 14 ore al giorno prima della sua morte

Bimbo di 6 anni ucciso dal madre e dalla matrigna, le urla strazianti nel video precedente la morte: «Nessuno mi ama»
Bimbo di 6 anni ucciso dal madre e dalla matrigna, le urla strazianti nel video precedente la morte: «Nessuno mi ama»
Mercoledì 24 Novembre 2021, 14:23 - Ultimo agg. 16:56
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«Nessuno mi ama», è questo il grido straziante che riempie gli ultimi momenti di vita di Arthur Labinjo-Hughes, un bambino di sei anni morto nel giugno 2020. Ad essere accusati del suo omicidio, e anche di «tortura infantile» sono il padre e la matrigna. Nelle registrazioni audio e video diffuse dalla polizia si vede il piccolo visibilmente scosso mentre prova a raccogliere il piumone dal pavimento dove è stato costretto a dormire per cinque giorni.

Il grido di Arthur: «Nessuno mi darà da mangiare»

La polizia del West Midlands ha diffuso il filmato straziante in cui il bambino di sei anni grida «nessuno mi ama», «nessuno mi darà da mangiare» poche ore prima di essere presumibilmente assassinato da suo padre e dalla matrigna.

I due, Thomas Hughes di 29 anni ed Emma Tustin, di 32 anni, sono accusati di aver ucciso Arthur Labinjo-Hughes nella loro casa di Solihull, nelle Midlands occidentali, lo scorso giugno.

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Il bimbo ha subito una lesione cerebrale irreversibile dopo essere stato sottoposto a episodi di crudeltà definiti dalla corte come atti «di tortura infantile». Secondo i giurati Arthur è stato avvelenato con il sale, privato del cibo e costretto a stare in piedi per 14 ore al giorno prima della sua morte. L'audio e il video di Arthur sono stati trasmessi martedì al Coventry Crown Court. Il piccolo sarebbe morto dopo che la sua testa ha battutto “ripetutamente contro una superficie dura” per mano di Tustin.

Secondo i giurati la matrigna inviava note vocali del bambino che piangeva a suo padre, ricevendo dall'uomo parole di risposta come "scavare la tomba di Arthur". Secondo il procuratore Jonas Hankin la coppia ha regolarmente abusato fisicamente e verbalmente di Arthur per causargli «danni e sofferenze significative». «Arthur è diventato un bersaglio di derisione, abuso e crudeltà sistematica progettati per causargli significative sofferenze fisiche e mentali per ragioni insondabili».

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