Brasile, oltre 2 milioni di vaccini in un solo giorno: è record. Allo studio ben 19 varianti

Brasile, vaccinate 2,2 milioni di persone in un solo giorno: è record. Allo studio ben 19 varianti
Brasile, vaccinate 2,2 milioni di persone in un solo giorno: è record. Allo studio ben 19 varianti
di Francesco Padoa
Sabato 19 Giugno 2021, 13:15 - Ultimo agg. 8 Luglio, 14:38
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Ogni giorno si leggono cifre allarmanti riguardo alla pandemia mondiale, soprattutto riferite a certi Paesi. L'India su tutti, ma anche il Brasile, un Paese “vicinissimo” all'Italia nonostante un oceano di mezzo e diecimila chilometri di distanza. Il Brasile è un po' d'Italia, anzi un bel pezzo d'Italia, se per esempio consideriamo, cosa che pochi sanno, che la città nel mondo con più italiani è San Paolo: sei milioni i nostri connazionali che vivono in quella grande metropoli, la New York del Sudamerica. Come Roma e Milano messe insieme. Eppure chi vive in Brasile, da mesi non può venire in Italia, per via delle limitazioni imposte dal nostro Governo. L'emergenza sanitaria ha indotto questa netta chiusura. Addirittura, a gennaio scorso neanche gli italiani con residenza in Italia potevano tornare a casa, per paura che portassero il virus e la allora considerata temibilissima variante brasiliana. Il divieto di venire in Italia è ancora in vigore, e lo sarà almeno fino al 30 luglio, ma le cose stanno cambiando e sicuramente il Brasile, nonostante sia un Paese dalle mille contraddizioni e scontri interni (basta considerare quello tra il presidente Bolsonaro e il governatore dello stato di San Paolo, Doria) sta facendo passi da gigante nella lotta al virus.

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Certo, il contagio corre da Rio a Manaus, da Fortaleza a Porto Alegre, è anche ieri si sono contati 98mila nuovi casi e 2.449 vittime, che sono ormai quasi mezzo milione dall'inizio della pandemia.

I dati, presi così in modo assoluto, ovviamente spaventano. Ma spaventerebbero meno se si analizzassero e si confrontassero. Non si può dimenticare che il Brasile è un Paese vasto quasi come tutta Europa, con oltre 214 milioni di abitanti. Se consideriamo il numero di morti ogni milione di abitanti, si scopre che l'Italia non è poi messa tanto meglio del Brasile in questo triste rapporto: 2.330 contro 2.107. Ma in Europa troviamo la Slovacchia a 2.284, la Bulgaria a 2.608, la Repubblica Ceca a 2.822, la Bosnia a 2.953, e addirittura l'Ungheria a 3.108. E questi paesi sono molto, ma molto più vicini a noi dal punto di vista geografico. Se poi si prendono in considerazione i dati dei contagi, si scopre come gli 83mila casi per milione di abitanti del Brasile, siano addirittura inferiori agli oltre 87mila della Francia. E se andiamo in Portogallo si arriva a 84mila, a 92mila in Belgio, 97mila in Olanda, 106mila in Svezia o addirittura 123mila nella vicinissima Slovenia. L'Italia è a 70mila. Insomma, questo per dire che le cifre vanno lette in modo corretto.

Record di vaccinati in un solo giorno

E le cifre, in Brasile, negli ultimi giorni parlano di record. Ma questa volta di record positivi. Perché come detto le cose stanno cambiando, e la campagna vaccinale ha cominciato a viaggiare più velocemente. Giovedì scorso, in un solo giorno, sono state vaccinate ben 2 milioni 220mila persone, il dato più elevato da quando è cominciata la vaccinazione di massa nel gennaio. In totale, 2.088.159 persone hanno ricevuto la prima dose e 132.686 hanno ricevuto il vaccino di richiamo necessario per completare l'immunizzazione. Con i numeri degli ultimi giorni le persone vaccinate con la prima dose contro il covid-19 hanno raggiunto quota 60.381.020, che rappresenta il 28,51% della popolazione brasiliana. Se prendiamo in considerazione coloro che hanno ultimato la vaccinazione con le due dosi, si è arrivati a oltre 25milioni, ovvero quasi il 12% della popolazione. L'impennata delle inoculazioni nelle ultime settimane fa ben sperare, e già più di 40.000 vite sono state salvate in Brasile da quando nel Paese è iniziata la vaccinazione contro il covid-19, secondo un sondaggio dell'Università Federale di Pelotas (UFPel) in collaborazione con l'Università di Oxford e sulla base dei dati raccolti dal Ministero della Salute dal 3 gennaio al 27 maggio di quest'anno. I dati mostrano che la mortalità per covid nelle persone con più di 80 anni ha già iniziato a diminuire da febbraio, a meno di un mese dall'inizio della vaccinazione. Negli over 80 anni si è registrata una riduzione del 16% dei decessi per covid, mentre nello stesso periodo anche il numero totale di decessi per coronavirus tra le persone di età compresa tra 70 e 79 anni è diminuito del 9%.

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Ma per mantenere la promessa dell'immunizzazione precoce della popolazione adulta, molti Stati brasiliani hanno annunciato che dovrà almeno raddoppiare il numero di persone vaccinate al giorno. Almeno 13 unità federative prevedono di applicare anticipatamente la prima dose a tutti i maggiori di 18 anni, con scadenze comprese tra agosto e fine ottobre. Inizialmente, la previsione era di completare la vaccinazione entro la fine dell'anno. Ma ora si vuole anticipare questa scadenza, e il Ministero della Salute prevede di distribuire, nel più breve tempo possibile, altre 213,3 milioni di dosi. Insomma la vaccinazione avanza a tappeto. Nello Stato di San Paolo (36 milioni di abitanti) 13,6 milioni hanno ricevuto la prima dose. L'amministrazione Doria afferma che la rete sanitaria dispone di 6mila sale vaccinali e sarebbe in grado di inoculare più di 1 milione di dosi al giorno. Anche i governi di Pará, Rio Grande do Norte, Rio Grande do Sul e Paraná promettono di finalizzare il programma entro il 30 settembre. Si stima che in circa 70 giorni in molti Stati sia possibile completare la vaccinazione. La vaccinazione è programmata per fasce d'età (partendo dai più anziani) e l'immunizzazione della fascia di età successiva è autorizzata ogni volta che l'obiettivo di copertura vaccinale viene raggiunto nella percentuale del 90% nella fascia di età precedente.

E c'è l'aspettativa, da parte del governo brasiliano, che il Paese possa ricevere una quota maggiore di vaccini dagli Stati Uniti. All'inizio di questo mese, la Casa Bianca ha presentato un piano per spedire ad altri paesi 25 milioni degli 80 milioni di dosi promesse di vaccino. Una parte è stata suddivisa per regioni geografiche attraverso il consorzio internazionale Covax Facility e l'altra parte sarà spedita direttamente dagli Stati Uniti ai paesi partner. Nella cifra iniziale, il Brasile è stato incluso nella divisione Covax, per ricevere una frazione dei 6 milioni di dosi destinate al Sud e Centro America. Gli Usa devono ancora annunciare il destino di altri 55 milioni di dosi, che la Casa Bianca promette di spedire entro la fine del mese. Il coordinatore della lotta alla pandemia alla Casa Bianca, Jeffrey Zients, ha dichiarato che una quantità "importante" di dosi sarà inviata in Brasile nelle prossime settimane.

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Lo studio delle nuove varianti

Parallelamente alla campagna di vaccinazione in Brasile proseguono anche studi e ricerche per conoscere meglio il coronavirus e le sue varianti. La prima edizione di una mappatura realizzata dall'Istituto Butantan ne ha evidenziato la circolazione di ben 19 nello Stato di San Paolo. Secondo i dati, raccolti in laboratori pubblici e privati, la mutazione Gamma (P.1), identificata per la prima volta a Manaus, è predominante, ma vi sono registrazioni di Alpha (identificata nel Regno Unito) e B.1.1.28, che ha originato il Gamma. L'istituto lancia il bollettino epidemiologico del Variant Alert Network, che sarà aggiornato settimanalmente e si concentrerà sulla rilevazione dei ceppi in circolazione. I dati sono ottenuti attraverso il sequenziamento genomico di parte dei test con esito positivo effettuato da Butantan e dai laboratori della rete. Per gli specialisti, la trasmissione incontrollata del virus potrebbe trasformare il Brasile in una “fabbrica” di mutazioni. Questa prima indagine di Butantan ha utilizzato i dati dal gennaio al 29 maggio e ha evidenziato che la variante Gamma corrisponde all'89,9% dei casi valutati. Alpha rappresenta il 4,2% e B.1.1.28 il 3,5%. Secondo Butantan, il bollettino consentirà il monitoraggio della distribuzione e dell'evoluzione temporale dell'incidenza delle varianti, dei test effettuati per regione, dei campioni positivi e della percentuale di risultati positivi inviati al sequenziamento genomico.

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