Brexit, Juncker: «Accordo raggiunto è l'unico possibile». Rinviato il voto di ratifica

Brexit, Juncker chiude: «Accordo raggiunto è l'unico possibile»
Brexit, Juncker chiude: «Accordo raggiunto è l'unico possibile»
Martedì 11 Dicembre 2018, 09:56 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 09:22
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Il voto di ratifica del Parlamento britannico sull'accordo sulla Brexit previsto oggi sarà rinviato a una data entro il 21 gennaio. Il rinvio da parte del governo May è arrivato in extremis per evitarne la bocciatura. Lo ha confermato un portavoce di Downing Street, mentre la premier si prepara a tentare di ottenere qualche «rassicurazione ulteriore» da Bruxelles sul controverso backstop: il meccanismo di garanzia - teorico, ma vincolante - sulla salvaguardia di un confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord.

La premier britannica Theresa May incontrerà il presidente della Ue Donald Tusk alle 17 e alle 19.15 sarà la volta dell'incontro con il presidente della Commissione Jean Claude Juncker. È questo il calendario della vista di May a Bruxelles dopo la decisione di rinviare il voto del Parlamento britannico sull'accordo Ue-Regno Unito per la Brexit.


«Tutti devono sapere che non riapriremo l'accordo di ritiro» del Regno Unito dall'Ue, «questo non accadrà». Così il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker torna a ribadire, nella sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, la posizione dell'Ue di fronte agli sviluppi della politica britannica, poche ore prima di incontrare Theresa May a Bruxelles, impegnata in un giro di incontri in Europa dopo il rinvio del voto ai Comuni sull'accordo di ritiro. 


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«Sono stupito - continua - perché ci eravamo messi d'accordo con il governo britannico il 25 novembre. Sembra che ci siano dei problemi di fine corsa: vedrò il primo ministro Theresa May stasera e devo dire davanti a questo Parlamento, come ho già fatto, questo accordo è il miglior accordo possibile, l'unico possibile: non c'è alcun margine per una rinegoziazione. Ma naturalmente, questo lasso di tempo, se usato in modo intelligente, può essere usato per chiarimenti e delucidazioni». «Abbiamo una comune determinazione a non utilizzare il backstop», la soluzione per evitare il risorgere di un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord che molti britannici, a partire dagli unionisti nordirlandesi, vedono come il fumo negli occhi, «ma dobbiamo prepararlo» comunque, perché «è necessario per l'Irlanda. L'Irlanda - promette infine Juncker - non sarà mai lasciata sola».

«Guardiamo con profondo rispetto al dibattito democratico» in corso a Londra «ma allo stesso tempo a poco più di tre mesi» dalla Brexit, c'è «l'esigenza che l'uscita del Regno Unito dalla Ue avvenga in maniera ordinata, per offrire chiarezza e certezza a molti cittadini e imprese italiane coinvolte», ha detto il presidente italiano del Consiglio Giuseppe Conte in Aula alla Camera nelle comunicazioni prima del Consiglio europeo. «Continueremo a lavorare con i partner per preparaci anche allo scenario per noi poco auspicabile di recesso senza accordo». «Se populismo significa restituire sovranità al popolo - continua Conte - allora rivendichiamo di essere populisti». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell'Aula della Camera per le comunicazioni sulla posizione italiana al Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 13 e 14 dicembre prossimi.

«Siamo molto preoccupati per il posticipo del voto britannico sulla Brexit. Abbiamo fatto molto per aiutare» Londra, «questo accordo è l'unico possibile e abbiamo fatto molte concessioni per raggiungerlo. Speriamo ci possa essere una maggioranza per la ratifica» a Westminster, «ma dobbiamo essere pronti per una mancata intesa, perché non è improbabile. Per questo stanotte il nostro Parlamento ha votato un progetto di legge, per prepararci. Siamo pronti». Così, invece, il ministro francese per l'Europa Nathalie Loiseau.

Il tour europeo di Theresa May serve ad ottenere rassicurazioni sul fatto che la Gran Bretagna non rimarrà «permanentemente intrappolata» nel backstop, la clausola di garanzia per assicurare che il confine fra Irlanda e Irlanda del nord rimanga aperto. Lo ha spiegato Martin Callanan, sottosegretario nel dipartimento per la Brexit, mentre la premier è impegnata in una missione all'Aja, a Berlino e Bruxelles. La premier May «cercherà di ottenere queste assicurazioni aggiuntive che i deputati hanno chiesto per non rimanere intrappolati nel backstop...

penso sia molto importante ottenere assicurazioni legalmente vincolanti», ha detto Callanan a Bruxelles, sottolineando che non si tratta di riaprire il negoziato sull'accordo raggiunto con l'Ue.​

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