Un uomo sdraiato sul fianco, le mani ancora sul manubrio della sua bicicletta. Un altro a faccia in giù, con un sacchetto di patate rotolate a terra. Non sono solo morti di guerra dell’assalto a Bucha, ma vittime di una strage premeditata, di un piano di sterminio organizzato per terrorizzare i cittadini e soffocare la resistenza ucraina. Il servizio di intelligence tedesco ha intercettato messaggi radio tra i vertici dell’esercito russo e le truppe: «Abbiamo sparato a una persona in bici», informa un commilitone. In un’altra conversazione vengono impartiti ordini molto espliciti: «Uccidili tutti, maledizione. I civili, tutti, uccideteli tutti», è l’indicazione di un comandante di Mosca alle sue unità che da settimane assediavano Mariupol.
LE ISTRUZIONI
La popolazione deve essere piegata con la violenza e la paura: «Prima li interrogate, poi li uccidete».
Per la compagna è una novità: «Al telegiornale non spiegano che i nostri vengono fatti prigionieri». Ma lui rivela che «stiamo subendo enormi perdite». E alla preoccupazione della donna: «Stai colpendo civili?», la risposta del soldato è carica d’odio. «Sì. Abbiamo cacciati fuori i civili, adesso stiamo nelle loro case». E lei: «Cosa mangiate?». Il miliziano le racconta che vanno a caccia, «dipende da quello che prendiamo». Riflette la compagna: «In una parola, sembra che si siano dimenticati di voi». L’uomo concorda: «Infatti, stiamo qui seduti senza muoverci. Giuro che appena torno straccio immediatamente il contratto. Sempre che riesca a tornare». Gli 007 tedeschi hanno presentato ieri tutto il materiale a un organo parlamentare. E mentre in Ucraina si scoprono nuove Bucha e l’offensiva russa nel Paese si concentra con ferocia a est, il sindaco della città alle porte di Kiev, Anatoly Fedoruk, denuncia che circa il 90% dei civili uccisi a Bucha riporta ferite da arma da fuoco.