Da Bucha arrivano nuove prove delle atrocità commesse dai russi. Mentre a Kiev il primo soldato russo a processo potrebbe essere condannato all'ergastolo, dopo aver ammesso le accuse per crimini di guerra, le autorità internazionali continuano a raccogliere testimonianze che saranno usate in quello che potrebbe diventare il più grande processo dai tempi di Norimberga. Un video recuperato da una telecamera di sorveglianza e diffuso dal "New York Times", mostra come i soldati di Putin abbiano giustiziato almeno 8 civili disarmati nel sobborgo della capitale, diventato simbolo della guerra.
Soldati russi nascondono una granata in un pianoforte a Bucha: lo usava una bambina di 10 anni
This is what happened in #Bucha. #Russia soldiers lead at least 8 civilians to be executed pic.twitter.com/CfzX7uTkwm
— Lesia Vasylenko (@lesiavasylenko) May 20, 2022
Cosa è successo
Nelle immagini si vedono le forze paracadutiste russe che catturano un gruppo di uomini ucraini che vengono condotti in fila verso un cortile dove poco dopo verranno giustiziati: gli uomini, se ne contano 9, camminano ricurvi, con un braccio sulla testa e l'altro a tenere la cintura del compagno davanti.
Il video in cui si vedono gli uomini catturati termina senza l'esecuzione, ma quello che è accaduto successivamente viene raccontato da alcuni testimoni, spiega il Nyt: i soldati hanno portato gli uomini dietro un vicino edificio che era stato occupato dai russi e lì ci sono stati degli spari: gli uomini catturati non sono tornati indietro. Un video filmato da un drone il 5 marzo «fornisce la prima prova visiva che conferma il racconto dei testimoni: mostra i corpi morti a terra sul lato dello stesso edificio - spiega il quotidiano -, mentre due soldati russi sono lì vicino di guardia».
La versione russa
Mosca ritiene che sia necessaria un'indagine indipendente e imparziale per chiarire la situazione sulla tragedia di Bucha. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato delle accuse di crimini di guerra, mosse dai governi occidantali. «La cosa più spaventosa che abbiamo visto durante questa terribile guerra dell'informazione è un'inondazione di bugie, falsi, palcoscenici così terribili che la coscienza umana non può nemmeno immaginare. Mi riferisco, ad esempio, a questa brillante e sanguinosa messa in scena a Bucha, non lontano da Kiev», ha aggiunto. «Kiev difficilmente avrebbe potuto realizzare da sola una messa in scena così brillante e sanguinosa a Bucha, ha un esercito di società di pubbliche relazioni che lavorano per lei».
La visita del mons. Gallagher a Bucha
Il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, in visita in Ucraina, oggi è stato a Bucha e ha pregato davanti al luogo dove era la fossa comune nei pressi della chiesa ortodossa di Sant'Andrea e da dove i corpi sono stati esumati dopo la ritirata dei russi. Il ministro degli Esteri vaticano ha anche visitato il seminario di Vorzel che era stato occupato e devastato dalle truppe russe. Oggi è previsto l'incontro e a seguire la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
«A nome di Papa Francesco, plaudo a tutto ciò che state facendo per i profughi e prego affinché presto regni la pace in Ucraina sulla guerra». Questo il messaggio dell'arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro degli esteri vaticano, scritto sul Libro d'Onore nella Cattedrale della Resurrezione di Kiev.