Carro armato T-14, Mosca schiera la super arma invisibile in prima linea: «Può distruggere una città in pochi minuti»

Assorbe le onde radar, respingendole e allo stesso tempo disperdendole, sfuggendo così ai radar nemici

Carro armato T-14, Mosca schiera la super arma invisibile in prima linea: «Può distruggere una città in pochi minuti»
Carro armato T-14, Mosca schiera la super arma invisibile in prima linea: «Può distruggere una città in pochi minuti»
Martedì 25 Aprile 2023, 17:50 - Ultimo agg. 26 Aprile, 19:22
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Ha una potenza di fuoco in grado di «disintegrare un’intera città in pochi minuti», dice Noel Sharkey, docente di intelligenza artificiale e robotica all’Università di Sheffield. Assorbe le onde radar, respingendole e allo stesso tempo disperdendole, sfuggendo così ai radar nemici.

È veloce e può annientare completamente i bersagli nemici a più di cinque miglia di distanza. Il carro armato T-14 Armata è il modello più avanzato a disposizione delle forze di terra russe e ora, anticipa The Sun, viene schierato in prima linea nella guerra in Ucraina per respingere il previsto blitz da parte delle forze di Kiev.

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Raggi ultravioletti

La decisione di Mosca ha come obiettivo quello di respingere la controffensiva primaverile, ampiamente attesa, da parte dell’esercito ucraino.

Se ciò avverrà, l’attacco rappresenterebbe un momento chiave del conflitto e gli esperti ritengono che Kiev potrebbe cercare di respingere i russi dalla Crimea per liberare il primo pezzo del suo territorio invaso da Vladimir Putin. La Russia, scrive The Sun, ha iniziato a utilizzare i nuovi carri armati per sparare sulle posizioni nemiche, ma i mezzi «non sono ancora stati schierati in operazioni di assalto diretto», riferisce l’agenzia di stampa statale Ria.

 

Per ora sono stati rinforzati con una protezione aggiuntiva ai lati e gli equipaggi sono stati sottoposti a «coordinamento del combattimento» nei campi di addestramento in Ucraina. Mostrato al mondo per la prima volta nel 2017, il T-14 è in fase di sviluppo da diversi anni e la Russia ha fatto filtrare informazioni impressionanti sulle caratteristiche del mezzo. I rilevatori a raggi ultravioletti segnalano il fuoco nemico in arrivo e dispongono di un cannone a canna liscia che spara a una velocità di 100 colpi al minuto. Ha una torretta completamente autonoma che può ruotare di 360 gradi ad alta velocità per rispondere alle minacce provenienti da qualsiasi direzione, affermano i russi, ed è rivestito da un’armatura a lamine che fornisce protezione contro armi anticarro ad alta precisione e armi da combattimento ravvicinato come lanciagranate anticarro portatili. Mosca ha sviluppato appositamente per il T-14 un agente mascherante chiamato Mantiya, che assorbe le onde radar e rende il carro difficilmente intercettabile.

Propoganda

Quanto di tutto ciò sia propaganda è però da stabilire. Lo scorso gennaio l’intelligence militare britannica ha dichiarato che le forze russe in Ucraina erano riluttanti ad accettare la prima tranche di carri armati a causa delle loro «cattive condizioni: è improbabile che i comandanti si fidino del veicolo in combattimento». Negli undici anni durante i quali il mezzo è stato sviluppato, «si sono verificati ritardi, riduzione delle dimensioni della flotta pianificata e segnalazioni di problemi di produzione». L’agenzia di stampa Interfax ha riferito nel dicembre 2021 che il gruppo statale Rostec aveva avviato la produzione di circa 40 carri armati, con una consegna prevista dopo il 2023. Quanto agli Armata già in campo, devono affrontare le forze ucraine ben equipaggiate: dispongono dei carri armati Challenger 2 e Leopard 2, dei veicoli corazzati Stryker e Bradley oltre a nuovi sistemi di artiglieria. E gli Stati Uniti stanno accelerando la tempistica per la consegna degli M1 Abrams, con l’addestramento sui veicoli che inizierà il mese prossimo. Con queste armi, in teoria, Kiev dovrebbe superare Mosca, segnalano gli osservatori, gettando le basi per la nuova offensiva.

Il flop sulla Piazza Rossa

Il T-14 Armata è considerato dai russi come la prossima generazione di super tank progettati per superare progressivamente i vecchi carri di produzione sovietica, ma la supremazia è tutta da dimostrare. Le forze armate russe, rileva AnalisiDifesa, ne hanno richieste solo poche centinaia rispetto alle migliaia di carri in servizio, spiegando che la priorità sta nella modernizzazione di carri vecchi già esistenti e testati. La sua affidabilità in uno scenario operativo, poi, è tutta da dimostrare. «Il T-14 ha operato infatti soltanto in Siria, un contesto relativamente sicuro nel quale i carristi russi non hanno dovuto affrontare un avversario armato di sofisticati sistemi occidentali». Dettaglio poco incoraggiante: l’Armata sembra persino essersi bloccato durante le prove per la sua parata inaugurale sulla Piazza Rossa, nel 2015. Secondo il rapporto del Ministero della Difesa britannica, inoltre, difficilmente schierare questi moderni carri armati potrà avere un effetto significativo sul conflitto. «Immagini di fine dicembre 2022 mostravano i T-14 in un’area di addestramento nel sud della Russia: il sito è stato associato all’attività di pre-schieramento per l’operazione in Ucraina, ma è probabile che qualsiasi invio di T-14 sia una decisione ad alto rischio per la Russia», considerati i problemi di produzione. Mosca dovrebbe poi «adattare la catena logistica alla gestione dei T-14, più grande e pesante di quella degli altri carri armati russi, prosegue il report, concludendo che «se la Russia schiererà il T-14, sarà principalmente a scopo di propaganda. La produzione è nell’ordine delle decine di mezzi ed è improbabile che i comandanti si fidino del veicolo in combattimento».

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