Cina, fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Taishan. Intelligence Usa: «Rischio disastro»

Cina, fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Taishan. Intelligence Usa: «Rischio disastro»
Cina, fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Taishan. Intelligence Usa: «Rischio disastro»
Lunedì 14 Giugno 2021, 12:26 - Ultimo agg. 15 Giugno, 10:17
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Una fuga radioattiva da una centrale nucleare cinese. La denuncia è stata fatta dall'azienda francese che è proprietaria della centrale stessa, la quale ha avvertito di una «minaccia radioattiva imminente». La fuga di radiazioni si sarebbe rilevata all'esterno della centrale nucleare di Taishan nella provincia del Guangdong e, secondo il rapporto francese, la autorità della Cina avrebbero nei giorni scorsi innalzato i limiti consentiti di radiazioni in modo non dover costringere la centrale a chiudere. Avviato nel 2018, l'impianto di Taishan è stato il primo al mondo a far funzionare un reattore nucleare EPR di nuova generazione, un progetto ad acqua pressurizzata che è stato soggetto ad anni di ritardi in progetti europei simili in Gran Bretagna, Francia e Finlandia.  

L'intelligence ha trascorso l'ultima settimana a monitorare la situazione e si è giunti alla conclusione che il problema della centrale di Taishan potrebbe provocare un grande disastro. Per due settimane dalla Cina hanno però sottovalutato il pericolo, facendo sapere che gli indicatori ambientali all'interno e intorno all'impianto di Taishan erano normali e alludendo al fatto che non ci fosse alcuna anomalia nel funzionamento dell’impianto. E' finito sotto osservazione il circuito primario, sigillato e con acqua sotto pressione, che si scalda nella vasca del reattore a contatto col combustibile. «La presenza di alcuni gas nobili nel circuito primario - ha precisato EDF - è un fenomeno noto, studiato e previsto dalle procedure di gestione dei reattori».

 

La polemica sulla sicurezza

Il memorandum dell'8 giugno sulla centrale nucleare è stato analizzato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, portando avanti una serie di attività nell'ultima settimana che includevano riunioni del Consiglio di sicurezza nazionale per valutare l'entità della minaccia.

Non è chiaro dal rapporto della CNN se le agenzie di intelligence condividessero le informazioni che Framatome stava cercando. L'azienda francese ha riconosciuto oggi il problema allo stesso modo anche il gigante energetico francese EDF ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che è stato rilevato un aumento dei gas nobili nel sistema di raffreddamento dell'impianto. Si è insistito sul fatto che la presenza di gas nobili nel sistema di raffreddamento «è un fenomeno noto, studiato e previsto nelle procedure operative del reattore».  

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«Secondo i dati disponibili, l'impianto sta operando entro i parametri di sicurezza – si legge in una nota della centrale nucleare –. Il nostro team sta lavorando con esperti competenti per valutare la situazione e proporre soluzioni per affrontare qualsiasi potenziale problema».

Uno dei reattori Epr della centrale nucleare ha subìto «un aumento della concentrazione di alcuni gas rari nel circuito primario» ha precisato poco fa il gruppo francese Edf. «Siamo stati informati dell'aumento della concentrazione di alcuni gas rari nel circuito primario del reattore n.1 della centrale nucleare di Taishan di proprietà e gestita da TNPJVC, una joint venture di CGN (70%) ed Edf (30%)» spiega il comunicato precisando che icosiddetti gas «rari» includono argon, elio, krypton, neon o xeno.

«La presenza di alcuni gas rari nel circuito primario è un fenomeno noto, studiato e previsto dalle procedure operative dei reattori», aggiunge Edf dopo i rumor della Cnn.

Edf ha detto anche di aver contattato la joint venture TNPJVC e di aver «richiesto la costituzione di un consiglio di amministrazione straordinario di TPNJVC affinchè il management presenti tutti i dati e le decisioni necessarie». 

Il potenziale energetico della Cina

Secondo la National Energy Administration, gli impianti nucleari hanno fornito meno del cinque per cento del fabbisogno annuo di elettricità della Cina nel 2019, ma si prevede che questa quota aumenterà mentre Pechino tenta di diventare carbon neutral entro il 2060. La Cina ha 47 centrali nucleari con una capacità di generazione totale di 48,75 milioni di kilowatt - la terza più alta al mondo dopo Stati Uniti e Francia - e ha investito miliardi di dollari per sviluppare il suo settore dell'energia nucleare. Il mese scorso il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno salutato gli stretti legami tra i loro paesi quando hanno avviato i lavori sulle centrali nucleari costruite in Russia in Cina.

La Cina e il nucleare

Secondo la National Energy Administration (NEA), gli impianti nucleari hanno fornito meno del cinque per cento del fabbisogno annuo di elettricità in Cina nel 2019, ma si prevede che questa quota possa aumentare mentre Pechino tenta di diventare carbon neutral entro il 2060. La Cina ha altre 47 centrali nucleari con una capacità di generare 48,75 milioni di kilowatt e ha investito miliardi di dollari per sviluppare il suo settore dell'energia nucleare. Il mese scorso il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno salutato gli stretti legami tra i loro paesi quando hanno avviato i lavori sulle centrali nucleari costruite in Russia in Cina.

 

Le dichiarazioni cinesi sul reattore

«Da quando è entrata in funzione, Taishan ha fatto funzionare con rigore i reattori e in conformità con i documenti di licenza commerciale e le procedure tecniche» ha affermato CGN «L'unità 1, quella incriminata, funziona normalmente e l'unità 2 è stata ricollegata alla rete appena la scorsa
settimana dopo una revisione, ha chiarito la compagnia cinese in una dichiarazione sul sito web
». CGN controlla il 51% di Taishan ed EDF il 30%, mentre la parte residua fa capo a Guangdong Yuedian Group. La società presentò il 3 giugno una richiesta d'assistenza per la sicurezza operativa alla stessa agenzia, in cui avvertì che un reattore nucleare accusava una perdita di gas di fissione e che le autorità cinesi stavano alzando i limiti delle radiazioni intorno alla struttura per tenerlo in funzione. 
 

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