Congedo parentale, in Finlandia 160 giorni a entrambi i genitori: le differenze con l'Italia

Una vera e propria rivoluzione avviata in Finlandia dalla premier 34enne Sanna Marin, la socialdemocratica a capo di un governo di coalizione di cinque partiti, tutti guidati da donne

Congedo parentale, in Finlandia 160 giorni a entrambi i genitori: le differenze con l'Italia
Veronica Cursidi Veronica Cursi
Martedì 6 Settembre 2022, 10:30 - Ultimo agg. 15:13
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La parità di genere passa anche attraverso la cura per i figli. E così, in Finlandia, da oggi mamma e papà avranno a disposizione 160 giorni a testa di congedo parentale e la possibilità di trasferirne 63 al partner o a chi si prende cura del figlio/a. Una vera e propria rivoluzione avviata in Finlandia dalla  premier 34enne Sanna Marin, la socialdemocratica dallo scorso dicembre a capo di un governo di coalizione di cinque partiti, tutti guidati da donne. La nuova misura è applicabile alle mamme e ai papà dei bambini nati a partire dal 4 settembre 2022.

Non solo. Secondo la riforma del sistema che regola l'assenza retribuita dei genitori dal lavoro per occuparsi dei figli, chi è in stato di gravidanza ha diritto anche a ulteriori 40 giorni di indennità di gravidanza prima dell’inizio del pagamento dell’assegno parentale.

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Coppie gay e genitori adottivi

L'obiettivo è quello di rendere il congedo flessibile all'interno delle nuove famiglie, ma anche quello di spingere i neopapà a passare più tempo con i propri figli e quindi dividere equamente il lavoro di cura con le proprie compagne. Secondo il governo finlandese questa nuova misura permetterebbe di "conciliare meglio carriera e vita familiare", prendendo in considerazione diversi modelli di famiglia. Non si fa, infatti, mai riferimento al genere sessuale dei genitori.

Secondo il governo, questa formula permetterebbe di conciliare «carriera e vita familiare più facilmente».
La riforma tiene conto anche dei diversi modelli familiari esistenti. «Tutti i genitori che hanno l'affidamento del proprio figlio avranno lo stesso diritto al sostegno parentale», ha affermato la premier Sanna Marin. Nei criteri non viene preso in considerazione il sesso dei genitori, né il fatto che siano i genitori biologici o adottivi del bambino. 

Certo, siamo in Finlandia, un Paese dove su diciotto ministri undici sono donne, dove la gender equality, il carico mentale – ossia quel meccanismo mentale per cui una donna in coppia e lavoratrice sente ricadere su di sé la responsabilità della gestione delle faccende domestiche, della casa, dei figli – sono temi affrontati in parlamento. 

Come funziona in Italia

In Italia, invece, la situazione è molto diversa: il congedo prevede cinque mesi obbligatori per la madre e l’ultima riforma entrata in vigore il 13 agosto prevede 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio ai padri, sia biologici che adottivi o affidatari. Possono essere usufruiti anche in modo non continuativo e salgono a 20 giorni in caso di parto plurimo.

 

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