Coronavirus diretta, Ft: «Il bilancio delle vittime potrebbe essere superiore di quasi il 60%»

Coronavirus diretta, Usa: tornano a salire le vittime. Johnson da lunedì di nuovo al lavoro, in Cina nessun morto
Coronavirus diretta, Usa: tornano a salire le vittime. Johnson da lunedì di nuovo al lavoro, in Cina nessun morto
Domenica 26 Aprile 2020, 09:24 - Ultimo agg. 27 Aprile, 08:35
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Coronavirus, Il bilancio delle vittime da Covid19 potrebbe essere superiore di quasi il 60% rispetto ai numeri ufficiali. Emerge da un'analisi del Financial Times su 14 paesi, tra cui l'ItaliaLe vittime del coronavirus nel mondo, dunque, potrebbero essere molte di più, oltre il doppio, di quanto non dicano i dati ufficiali. È quanto emerge da un'analisi del Financial Times condotta su 14 Paesi colpiti dalla pandemia, tra cui l'Italia e tutti i principali Paesi europei. Il quotidiano britannico parla di un bilancio delle vittime quasi il 60% superiore a quello delle statistiche ufficiali, un dato al quale gli esperti arrivano mettendo a confronto i decessi avvenuti tra marzo a aprile di quest'anno con quelli dello stesso periodo dei cinque anni passati. Risultato: ci sono stati 122 mila morti in più rispetto ai livelli normali, molti di più dei 77 mila decessi ufficiali registrati in queste nazioni a causa dei contagi del Covid-19.

Se anche negli altri stati non compresi dallo studio del Financial Times i dati dovessero essere in egual misura sottostimati, il coronavirus globalmente potrebbe aver ucciso fino a 318.000 pazienti, ben al di sopra delle attuali 200.000 e oltre vittime. In tutti i Paesi analizzati, esclusa la Danimarca, il numero dei decessi da marzo ad aprile 2020 avrebbe di gran lunga superato la media storica: in Italia del 90%, in Belgio del 60%, in Spagna del 51%, nei Paesi Bassi del 42% e in Francia del 34%. In particolare, per quel che riguarda il nostro Paese il Financial Times calcola per la Lombardia, l'epicentro della pandemia in Europa, il 155% in più di decessi rispetto alla media dei cinque anni precedenti, e nella sola provincia di Bergamo del 464%, il dato più alto in assoluto davanti a New York (200%) e Madrid (161%).


Nel frattempo nel mondo sono oltre 200mila i morti. Sono stati invece 2.494 nelle ultime 24 ore i morti negli Stati Uniti, contro i 1.258 del giorno prima. Il bilancio delle vittime nel Paese sale complessivamente a 53.511, con 936.293 casi di contagio. È quanto emerge dagli ultimi dati della John Hopkins University. Il dato di ieri era stato il più basso delle ultime tre settimane lasciando sperare in una inversione di tendenza, smentita però nelle successive 24 ore.


Johnson al lavoro. Il primo ministro conservatore Boris Johnson ha completato il recupero dopo il contagio da virus e tornerà al timone del governo britannico da lunedì a tempo pieno. Lo hanno confermato fonti di Downing Street dopo le anticipazioni dei giorni scorsi. Le fonti hanno precisato che Johnson, in convalescenza nella residenza di campagna di Chequers con la promessa sposa Carrie Symonds, incinta di sei mesi e a sua volta reduce dal Covid-19, ha avuto ieri un colloquio di tre ore con il ministro degli Esteri e Primo segretario di Stato, Dominic Raab, suo supplente in questi giorni, e con il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, numero tre del governo, per aggiornarsi su tutti i dossier. Johnson era stato costretto all'auto-isolamento in un alloggio a Downing Street a fine marzo dopo essere risultato positivo a un test al Covid-19. I sintomi tuttavia non erano passati e dopo oltre due settimane un improvviso aggravamento lo aveva costretto al ricovero al St Thomas Hospital di Londra dove è rimasto una settimana - incluse 3 drammatiche notti in terapia intensiva - prima d'essere dimesso la domenica di Pasqua.

Germania
La Germania ha registrato almeno 154.163 casi di infezione da coronavirus e 5.644 morti, secondo un conteggio effettuato dall'agenzia dpa, aggiornato a questa mattina. Nelle precedenti 24 ore erano stati registrati oltre 152.400 casi e 5.461 decessi. I tempi in cui vengono rilasciate nuove cifre quotidiane differiscono da stato a stato. Il Robert Koch Institute di Berlino (Rki), la massima autorità epidemiologica in Germania, ha stimato che ad oggi circa 112.000 persone sono già guarite dall'infezione, 2.200 in più rispetto a ieri. Secondo i dati dell'Rki aggiornati a sabato, il tasso di contagio si è mantenuto a 0,9. Ciò significa che, in media, quasi ogni persona infetta infetta un'altra persona e che il numero di nuovi pazienti diminuisce leggermente. Un numero particolarmente elevato di infezioni è stato segnalato dagli Stati bavaresi, con 40.951 casi confermati e almeno 1.584 decessi, Renania settentrionale-Vestfalia, con 31.460 casi e almeno 1.084 decessi, nonché il Baden-Württemberg, con 30.739 casi confermati e meno 1.237 morti. In relazione al numero di infezioni per 100.000 abitanti, la Baviera presenta il valore più alto, con 313.2 infezioni. La media per tutta la Germania era di 185,4. Tuttavia, va notato che il numero di test effettuati per 100.000 abitanti varia tra i Länder tedeschi.

Spagna migliora e under 14 più liberi. Cala ancora il numero di pazienti morti per il covid-19 in Spagna. Il bilancio quotidiano del governo rileva 288 decessi in 24 ore, contro i 378 segnalati ieri. Il bilancio delle vittime registrato oggi è il più basso dal 20 marzo e porta il totale dei decessi provocati finora dal coronavirus in Spagna a quota 23.190, il terzo livello più alto dopo gli Stati Uniti e l'Italia. Secondo i dati del ministero della Sanità, nel Paese si registrano 207.634 casi, mentre le persone guarite sono 98.731. Il picco dei decessi è stato raggiunto il 2 aprile scorso con 950 vittime in 24 ore. Tuttavia, da oggi i minori di 14 anni possono uscire una volta al giorno, per un'ora tra le 9:00 e le 21:00, accompagnati da un genitore e non oltre un chilometro da casa.

Hong Kong nessun caso nuovo. Nessun nuovo caso a Hong Kong, per la terza volta in una settimana. Lo riferisce il Centro per la protezione della salute della regione amministrativa speciale, che ha esortato i residenti a essere comunque vigili. In totale a Hong Kong i casi sono 1.037.

In Africa 30.000 casi. Quasi 1.400 morti e oltre 30mila casi: sono i numeri del coronavirus in Africa, secondo quanto riferito dai Centri di controllo delle malattie dell'Unione Africana, che segnalando un aumento del 40% nel numero dei contagi rispetto alla settimana scorsa. Per la precisione si contano 1.374 vittime e 30.329 casi, con Sudafrica, Egitto, Algeria e Marruecos fra i Paesi più colpiti. In Sudafrica si registrano 4.361 casi e 86 vittime, in Egitto 4.319 contagi e 307 morti, l'Algeria è il Paese con il maggior numero di decessi - 419 - mentre in Marocco si contano 3.897 casi e 159 morti.


Nba riparte. La Nba ha autorizzato a partire dall'1 maggio la ripresa degli allenamenti individuali in quegli stati e città dove le restrizioni per la pandemia sono state allentate o lo saranno nei prossimi giorni. La decisione non cambia, almeno per ora, le prospettive di riapertura del campionato. Il commissione Adam Silver e i club aspettano di valutare quale sarà l'evolversi della pandemia, anche perchè la situazione non è identica in tutte le zone del Paese . Intanto i singoli giocatori potranno riprendere confidenza con pallone e canestro.

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Canada oltre i 45.000 morti. Il numero dei contagi in Canada ha superato i 45.000 (45.354) dal 15 gennaio a oggi, con 1.466 casi nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato il ministero canadese della Salute, secondo quanto riferisce la Tass. Il dato recente è leggermente in calo rispetto a venerdì, quando erano stati registrati 1.778 contagi. La maggior parte dei casi si è registrata nelle province di Quebec (23.267), Ontario (13.995) e Alberta (4.233). Tamponi sono stati effettuati su un totale di 684.200 persone. Circa 16.400 sono i pazienti guariti, 2.465 sono morti. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che, secondo le previsioni del governo, l'epidemia in Canada raggiungerà il suo apice a fine maggio e che la prima ondata dell'infezione si concluderà a fine estate.

Bulgaria verso fine emergenza. In Bulgaria nelle ultime 24 ore sono stati registrati 56 nuovi casi (22 nella capitale Sofia): il bilancio complessivo dei contagi sale così a quota 1.290. Negli ospedali sono ricoverati in tutto 292 pazienti, 37 dei quali in terapia intensiva. Si registra un nuovo decesso, per un totale di 55 vittime. Tre sono i nuovi casi di contagio fra il personale medico, dove il bilancio sale a quota 138. Il premier Boyko Borissov ha annunciato ieri che il governo con l'ausilio di esperti sta esaminando la possibilità di abolire lo stato di emergenza prima del sue termine stabilito per il 13 maggio. Per la settimana prossima si prevede di riaprire al pubblico i parchi e i giardini nelle città, con l' osservanza delle misure per la protezione personale.


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In Cina nessun decesso. La Cina ha riferito 11 nuovi casi di coronavirus e nessun decesso, ha annunciato oggi la National Health Commission. Le 11 nuove infezioni includono cinque casi importati e sei locali. Di questi ultimi, tutti tranne uno, sono stati segnalati nella provincia di Heilongjiang, nell'estremo nordest della Cina, al confine con la Russia. C'è una crescente preoccupazione per i casi che arrivano in Cina dalla Russia, per i timori che potrebbero scatenare un nuovo focolaio nel nord quando la maggior parte del paese torna alla normalità.
Il numero di pazienti ricoverati negli ospedali di Wuhan, città epicentro della pandemia, è sceso a zero. Lo ha annunciato Mi Feng, portavoce della Commissione nazionale per la Sanità cinese, riferendo inoltre che nella provincia dell'Hubei, della quale Wuhan è capoluogo, per la prima volta il numero di pazienti ricoverati è sceso al di sotto di 50. Nella provincia non vengono registrati nuovi casi di contagio da 20 giorni.


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Argentina in quarantena fino al 10 maggio. La quarantena attualmente in vigore per combattere la pandemia da coronavirus in Argentina è stata estesa fino al 10 maggio. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Repubblica Alberto Fernández. In un messaggio dalla residenza di Olivos, il capo dello Stato ha aggiunto che è cominciata una fase di rimodulazione basata sulla situazione geografica, che non riguarderà i grandi agglomerati urbani con più di 500.000 abitanti ma i centri abitati minori e le zone meno densamente popolate. Fernández ha sostenuto che «siamo ancora lontani» dalla sconfitta della pandemia ma che comunque seguirà un'altra fase, la terza, definita di «segmentazione geografica», che prevede la ripresa di numerose attività nelle città medie e piccole. In generale e su tutto il territorio nazionale, la gente potrà uscire di casa per un'ora a fini ricreativi, ma non per svolgere attività sportive.

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App in Australia. Nonostante le riserve sulla privacy e la sicurezza, il governo australiano ha lanciato l'app COVIDSafe, per il tracciamento dei contagi da coronavirus.

L'app, ha spiegato il ministro della Salute Greg Hunt, «assiste nell'allertare e rintracciare le persone che possono essere entrate in contatto con una persona positiva». Hunt ha rassicurato che i dati forniti dall'app sono «criptati e nessuno può accedervi». L'app australiana, sviluppata insieme alla comunità scientifica, si basa sull'app Tracetogether utilizzata a Singapore e sfrutta la tecnologia Bluetooth.

Israele in salita. I casi positivi in Israele sono saliti oggi a 15.398, mentre i decessi hanno raggiunto la cifra di 199. Lo ha reso noto il ministero della sanità. I malati in condizioni gravi sono 132, e di essi 100 sono in rianimazione. Le guarigioni continuano a crescere quotidianamente in un numero superiore di quello dei nuovi contagi ed adesso assommano a 6.602.

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