Covid, chi sono i più colpiti? Afroamericani e latini si contagiano tre volte di più rispetto ai bianchi, lo studio Usa

Covid, chi sono i più colpiti? Afroamericani e latini si contagiano tre volte di più rispetto ai bianchi, lo studio Usa
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 10:53
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Il Covid non ha colpito in modo indistinto nel mondo. Secondo uno studio condotto dai ricercatori del National cancer institute, pubblicato lunedì su Annals of Internal medicine, afroamericani, latini e nativi americani si sono rivelati i più esposti all’attacco del virus: i decessi tra afroamericani e latino americani sono stati superiori di tre, quattro volte rispetto alla popolazione bianca e asiatica, mentre tra i latini sono stati il doppio.

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DISUGUAGLIANZE

I ricercatori stimano che, da marzo a dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, tra queste etnie siano morte circa 477.200 persone in più a causa del coronavirus o di altre malattie, trascurate per effetto dell’epidemia.

Per 351.400 persone - circa il 74% - la causa del decesso viene ricondotta al Covid e le vittime tra la popolazione afroamericana, nativa americana e latina erano «almeno due volte superiori» rispetto ai malati di diverse etnie. Una disparità simile, si legge nell’articolo di Nbc News che riporta lo studio, si registra prendendo in considerazione i 61.200 decessi non attribuiti al virus, con tassi da tre a quattro volte superiori per afroamericani e nativi americani e quasi due volte più alti per i latini. Meredith Shiels, la ricercatrice del National cancer institute che ha guidato il gruppo di lavoro, mette in evidenza i problemi sociali che emergono da questi dati, spiegando che gli effetti sproporzionati della pandemia su questa parte della popolazione evidenziano l’urgenza di ridurre «disuguaglianze strutturali di vecchia data». Questi risultati, riflette, «ci avvertono che è probabile che ci sia un grave allargamento delle disparità etniche nella mortalità, qualunque siano le cause. Sebbene i tassi di vaccinazione siano accelerati rapidamente durante la primavera del 2021, le disuguaglianze continuano e accresceranno il divario di mortalità se non affrontate con urgenza e competenza». Il Covid ha amplificato il problema, ma il tasso dei decessi - sottolineano gli esperti - è risultato più elevato anche per diabete, malattie cardiache e Alzheimer. «Sebbene le differenze etniche nei tassi di mortalità per Covid siano state profonde, concentrarsi solo sulle morti da virus può indurre a sottovalutare l’entità delle disparità causate dalla pandemia», è l’allarme lanciato dai ricercatori.

 

LA MAPPA

Il tema sulla vulnerabilità di una parte della popolazione era già emerso ad aprile 2020, benché le statistiche pubblicate negli Usa fossero ancora parziali. Non tutti gli Stati dividevano i dati su base etnica, ma alcune cifre pubblicate da sito The Hill erano già preoccupanti: in Louisiana il 70% dei morti erano afroamericani, benché questa etnia rappresenti il 32% della popolazione. In Michigan e Illinois, gli afroamericani rappresentavano un terzo dei contagiati e il 40% delle vittime, ma sono rispettivamente il 15 e il 14% della popolazione. A Chicago erano il 68% dei 118 morti e la metà dei contagiati, ma solo il 30% della popolazione. Il deputato democratico texano Joaquin Castro aveva segnalato l’alta incidenza di latino americani fra i contagiati, mentre la mappa del virus a New York mostrava che la maggior parte dei casi si concentrava nei quartieri più poveri dove vi era un alto numero di lavoratori esposti al Covid, che non potevano ricorrere allo smart working. Così come diffusi problemi di obesità, diabete e cardiopatie.

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