Covid, Francia: nuove chiusure per evitare il lockdwon totale, dilaga la protesta

Covid, Francia: nuove chiusure per evitare il lockdwon totale, digala la protesta
Covid, Francia: nuove chiusure per evitare il lockdwon totale, digala la protesta
Lunedì 28 Settembre 2020, 14:56 - Ultimo agg. 15:09
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Il lockdown, anzi il confinamento, perché giammai i francesi si adatterebbero a un termine anglofono, incombe di nuovo sulla Francia che ogni giorno registra dati sempre più preoccupanti  sul fronte dei contagi da Covid: se la Spagna (716.481 casi di coronavirus) è il primo Paese europeo, secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), seguono la Francia con 527.446 contagi, il Regno Unito con 429.277, l'Italia con 308.104 e la Germania con 284.140. In totale in Europa si registrano 3.163.538 casi.
 

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Così l'obiettivo in Francia, che ieri ha pianto 39 morti e che ha il 10% dei posti di terapia intensiva occupati da malati di coronovirus è di imporre limitazioni ma senza arrivare di nuovo a lockdown totale che penalizzebbe pesantemente l'economia nel momento in cui arrivano le nuove previsioni sul Pil che «dovrebbe registrare un calo del 10% nel 2020 per poi tornare a crescere dell'8% nel 2021. Siamo convinti che l'economia Francia possa riprendersi rapidamente e grazie alle misure del piano di rilancio puntiamo nel 2022 a raggiungere lo stesso livello registrato prima dell'emergenza covid». ha detto oggi il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

 
 




Il governo di Macron, fra mille proteste, ha imposto un uso pià capillare della mascherina, il coprifuoco alle 2 per bar e ristoranti a Parigi e in altre dieci vastae aree urbane, il limite di 10 persone agli assembramenti pubblici e di 30 per cerimonie quali funerali e matrimoni. Inoltre non si esclude di varare zone rosse dove il numero dei contagi vada oltre una media accettabile. Misure che non sono state prese bene soprattutto dagli oepratori commerciali: soprattutto la settimana di chiusura totale imposta agli esercizi di Marsiglia ha scatenato la reazione contro Parigi. "Non siamo nemmeno stati consultati" hanno detto in riva al Mediterraneo, sostenendo che la capitale vuole rifarsi di ciò che ha patito rispetto ad altre città.
 


 

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