Epstein, «Ghislaine è straordinaria»: il marito offre 28 milioni di dollari per farla uscire di prigione

Epstein, «Ghislaine è straordinaria»: il marito offre 28 milioni di dollari per farla uscire di prigione
di Flavio Pompetti
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 06:23 - Ultimo agg. 10:10
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«La Ghislaine che io conosco non ha nulla a che vedere con la persona descritta nell'atto di accusa. Ghislaine è una donna meravigliosa e amorevole. Io non ho mai visto in lei comportamenti meno che appropriati». La scrivania della giudice Alison Nathan si sta riempiendo di lettere come questa scritta dal marito di Ghislaine Maxwell Scott Borgerson, amministratore della società di analisi di mercato Cargo Metrics.

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LA RICHIESTA
Il fascicolo accompagna la richiesta di scarcerazione in attesa del processo per l'ex partner di Jeffrey Epstein, che dallo scorso luglio è detenuta in un carcere di Brooklyn dopo il raid dell'Fbi che la stanò dal nascondiglio in una villa del New Hampshire. La coppia offre come garanzia per la libertà provvisoria tutto quanto dichiara in suo possesso: 22,5 milioni di dollari tra proprietà immobiliare e contanti, ai quali si aggiungono i circa sei milioni garantiti da familiari della donna. Un operatore di borsa avrebbe contribuito un milione di dollari al fondo, più la promessa di pagare il costo della scorta della quale avrebbe bisogno se fosse liberata.
I legali di Ghislaine assicurano che «lei non chiede altro che di restare negli Usa per potersi difendere da accuse che riguardano fatti accaduti 25 anni fa, raccolte presso un pugno di testimoni senza conferma di prove».

Parole ben diverse da quelle pronunciate dalla pubblica accusa nell'udienza di luglio, quando Nathan rigettò una simile richiesta, che prevedeva tra l'altro lo spostamento della Maxwell in un albergo di lusso di New York. La procura aveva parlato di «una candidata ideale per sottrarsi al giudizio, in quanto dispone di denaro, amicizie altolocate e tre passaporti pronti per l'uso». Da allora la donna che è accusata di aver procurato e irretito giovani prede sessuali a beneficio di Epstein, e che rischia 35 anni di carcere se riconosciuta colpevole, risiede in un carcere di Brooklyn affollato da immigrati clandestini, dove si trova in isolamento.

 


GLI AVVOCATI
I suoi avvocati descrivono una vera e propria persecuzione giudiziaria, con una telecamera fissa nella cella e una seconda che la segue in ogni spostamento, inclusi i colloqui durante le visite. Di notte le guardie la sveglierebbero ogni 15 minuti con una torcia elettrica puntata in faccia per controllare che respiri. «Il governo sottolinea quello che le è permesso - scrivono in una nota i legali - ma omette la lunga lista delle cose che le sono vietate».
Al centro della discussione in aula la prossima settimana sarà la dinamica dell'arresto di luglio, quando Ghislaine, consapevole dell'arrivo di estranei nella villa nella quale viveva isolata e rinchiusa, cercò di sottrarsi alla cattura nascondendosi. Borgerson offre una giustificazione nella lettera che ha spedito alla giudice: sua moglie viveva nel terrore della rissa mediatica che si era scatenata dopo l'arresto e la morte di Epstein, e temeva di essere stata raggiunta da giornalisti in cerca di uno scoop. A fianco della testimonianza del marito ci sono poi decine di documenti inviati dagli amici, tutti rimasti ignoti per volontà del tribunale. Ghislaine è stata a lungo una presenza di peso nella scena sociale newyorkese, e ha al suo fianco molte persone di primo piano disposte a garantire che è una persona retta, e capace di rispettare gli impegni della liberazione condizionale.
Le memorie difensive parlano di una donna provata dalla prigionia, che perde peso e capelli mentre è costretta a vivere in un ambiente affollato, sotto la minaccia di contagio per il coronavirus. Maxwell in effetti è stata posta in isolamento nelle scorse settimane dopo che uno dei secondini della prigione era risultato positivo al test per il virus, ma la direzione del carcere assicura che gode di ottima salute, e che non ha bisogno di alcun trattamento particolare.

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